Si torna a parlare di case green. Emergono nuovi aggiornamenti sulla Direttiva Ue: scopriamo da vicino di cosa si tratta e le novità sul tema.
In un periodo storico in cui non si parla d’altro che di cambiamenti climatici, in tutti i settori si inverte la rotta mettendo in atto strategie volte a ridurre l’impatto ambientale e il comparto edile non manca all’appello: tra i settori più inquinanti, per contenere le emissioni generate è stata ideata la Direttiva Ue casa green che prevede come la produzione di Co2 delle abitazioni dovrà essere a zero. Pensiamo come ad oggi gli immobili siano responsabili del 36% delle emissioni di gas pericolosi a livello globale e il 40% del consumo energetico.
Con la casa green si intende un immobile con emissioni di gas pari a zero e nel segno del risparmio energetico.
Questa Direttiva prevede la ristrutturazione di tutti gli edifici che non sono nel segno del risparmio energetico, raggiungendo classi energetiche E e D. L’obiettivo è quello entro il 2023 di dimezzare le emissioni prodotte dagli immobili.
Lo scorso 14 marzo, la Direttiva ha ottenuto il lascia passare del Parlamento Europeo: in questi giorni stanno partendo i negoziati. Lo scorso 6 giugno a Bruxelles si è discusso sul testo della Direttiva.
Ci sono aggiornamenti a tema casa green (scopri alcuni dettagli sui bassi consumi di questo tipo di immobili).
A Bruxelles si è tenuto un incontro per discutere dei punti più contestati della Direttiva: si tratta dell’articolo 9, sulle prestazioni energetiche minime dagli immobili, e dell’articolo 16, relativo alla disciplina che riguarda le prestazioni energetiche.
Nel processo di miglioramento dell’efficientamento energetico è previsto quanto sia importante compilare l’Attestato di Prestazione Energetica (l’APE): si tratta di un documento in cui viene riportato il consumo energetico di un edificio. Inoltre c’è un software destinato alla certificazione energetica.
In merito alla normativa case green l’obiettivo è quello di raggiungere entro il 2030 per gli immobili residenziali la classe E ed entro il 2033 la classe D. Per gli altri edifici è prevista la tappa della classe energetica E al 2027 e quella D al 2030. Entro il 2028 gli edifici nuovi dovranno avere emissioni zero.
In generale il grande punto di arrivo della Direttiva è arrivare nel 2050 con un comparto degli immobili a emissioni zero. Per raggiungere questo scopo sono previste ristrutturazioni che includono la sostituzione degli infissi, i pannelli solari e interventi specifici come ad esempio il cappotto termico.