È l’energia più utilizzata dagli esseri umani: differenza tra rinnovabili e non rinnovabili

Scopriamo la differenza che intercorre tra energie rinnovabili ed energie non rinnovabili, entrambe sfruttate dall’essere umano.

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Energia pulita (Canva) – Orizzontenergia.it

Da sempre, l’essere umano sfrutta le energie prodotte dalla Terra e donate dalla natura. Nel corso dei millenni, l’uomo ha imparato a conoscere queste forze e, in molti casi, è riuscito a piegarle alla propria volontà, sfruttandole per migliorare la condizione di vita. Tuttavia, sono soltanto pochi anni che ci si interroga sul rinnovo di queste energie.

Le risorse del pianeta, tutte quante, necessitano di tempi lunghissimi affinché possano rinnovarsi e rigenerarsi. Tempi che non sono umani, parliamo di decenni, di secoli, a volte anche di millenni. Questa è stata una scoperta relativamente recente, e da allora l’uomo si sta impegnando per dare modo alla Terra di riprendersi energeticamente, riducendo l’impatto sull’ambiente.

Le energie rinnovabili contro quelle non rinnovabili: la differenza

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Fabbrica inquinante (Canva) – Orizzontenergia.it

Le energie prodotte dal pianeta si collocano in due differenti categorie: fonti rinnovabili e fonti non rinnovabili. Queste due fonti si differenziano per via dei costi di produzione e trasporto, per via delle tempistiche nella disponibilità, per i tempi di rinnovo e per l’impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini del mondo.

Purtroppo, le azioni sconsiderate da parte dell’uomo, che hanno danneggiato il pianeta, nonché il problema della sovrappopolazione mondiale, che consuma oltre ogni limite, hanno ridotto le “scorte energetiche”. Per questo motivo, occorre puntare su energie rinnovabili, capaci di rigenerarsi in continuazione e all’infinito. Queste energie sono quella solare, quella eolica, quella geotermica, la idroelettrica e quella a biomasse.

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Pale eoliche (Canva) – Orizzontenergia.it

Queste, sono fonti a basso impatto ambientale, a differenza delle fonti non rinnovabili, che non hanno capacita di rinnovo e impoveriscono il pianeta, incidendo sulla sua e sulla nostra salute. Produrre energia non rinnovabile significa inquinare, rilasciando gas tossici e anidride carbonica nell’atmosfera. Le non rinnovabili si dividono in due sottocategorie: combustibili fossili e nucleari.

Per ricavare energia, i combustibili fossili si devono bruciare, liberando così quantità enormi di CO2 nell’aria. Si tratta di un processo economico e veloce, ma dannoso. I combustibili nucleari, invece, si ottengono dall’estrazione di uranio, elemento in seguito lavorato e raffinato, ma per il nucleare ci sono pro e contro. Occorre puntare sempre di più sulle energie rinnovabili, per la salute di tutti.

Le rinnovabili sono sostenibili, anche se non proprio tutte. Ad esempio, per ricavare le biomasse, si devono bruciare legname o pellet, che in parte sono inquinanti per l’ambiente. Sicuramente, le energie più sicure sono quella solare, quella eolica, quella idroelettrica e quella geotermica, che non prevedono lavorazioni particolari, né rilasci inquinanti nell’atmosfera, distruttivi per il pianeta intero.

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