Le api ripopolano la terra indigena, una buona notizia per la biodiversità

Arrivano buone notizie per la biodiversità: le api ripopolano la terra indigena. Scopriamo maggiori dettagli su questa vicenda positiva che fan ben sperare per il futuro dell’ambiente. 

Le api ripopolano la terra indigena: cos'è successo
Api (Pexels) – Orizzontenergia.it

In un periodo storico in cui non si parla d’altro che dei cambiamenti climatici e dei danni che si riversano sul nostro Pianeta, sentire buone notizie a tema ambiente sembra un miraggio. Ma per fortuna ci sono degli aggiornamenti positivi sulla natura e i suoi esseri viventi.

Di recente, a catalizzare l’attenzione è una novità che fan ben sperare riguardante la biodiversità. Le protagoniste sono le api del Jaraguá, luogo situato a San Paolo.

La popolazione della terra indigena è riuscita a fare un miracolo su ben nove specie di api, fondamentali per questa realtà e il suo sviluppo. Queste, scomparse dalla regione, sono tornate animando un totale di 300 alveari. E l’impatto positivo di questa novità sulla biodiversità è davvero immenso.

Le api ripopolano la terra indigena: i dettagli di questo miracolo

Le api ripopolano la terra indigena
Le api (Pexels) – Orizzontenergia.it

Città tra le più grandi del Messico, San Paolo ha conosciuto negli ultimi decenni uno sviluppo economico immenso. Tuttavia le ripercussioni non hanno tardato a farsi sentire, portando a un degrado generale del territorio: specie scomparse e biodiversità minata sono i risultati di questo processo.

Processo che si riversa anche nelle zone che circondano l’immensa città: tra queste non manca all’appello Jaraguá dove a pagare le conseguenze di questo quadro sono state le api. Il loro ruolo fondamentale – garantiscono il verde e permettono di realizzare i riti delle popolazioni del posto – è venuto meno.

In generale l’area soffre molto per l’inquinamento: i fiumi sono degradati, c’è il problema della deforestazione e l’impatto dell’inquinamento acustico è forte.

Gli abitanti del posto hanno cercato di invertire la rotta prima piantando nell’aria della foresta pluviale degli alberi autoctoni per poi cimentarsi nel reinserimento delle api originarie. A differenza di quelle dell’Occidente e dell’Africa, le api del Messico non sono contraddistinte dal caratteristico pungiglione. Il loro ruolo è fondamentale: questi preziosissimi insetti (qui trovi una guida su come tutelarli), sono vitali per alcune specie vegetali che se non vengono impollinante non possono svilupparsi. Lo stesso vale anche per alcuni frutti.

Questi insetti in questi luoghi del mondo sono fondamentali anche per i riturali: considerati sacri, la loro cera è usata per tenere alla larga gli spiriti maligni.

Quindi la loro scomparsa ha allarmato molto le popolazioni locali che sono corse ai ripari, riuscendo a portarsi a casa la missione tanta ambita: ripopolare la zona con le api.

Api, novità positive
Api (Pexels) – Orizzontenergia.it

Dopo ben 43 anni di assenza, le api sono tornate grazie a una creazione della popolazione locale: si tratta di un meliponario, struttura con si sono sono stati realizzati degli alveari indigeni capaci di custodire nove specie di api organizzate in 300 alveari.