Ritrovamento leggendario ed affascinante: una città inghiottita dall’oceano. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere al riguardo
Quante volte ci sarà capitato di perderci in racconti, leggendo libri, o ascoltando leggende tramandate da generazione in generazione? I “ritrovamenti”, quelli che avvengono dopo milioni di anni, portano sempre dietro di se quell’alone di mistero, fascino e curiosità. Spesso, di queste storie, non ci chiediamo se in realtà possano essere vere o meno, è troppo affascinante immaginare. Si sono susseguiti, negli anni, ritrovamenti di vecchie barchette o anche navi, piccole città inghiottite dal mare e tornate alla luce dopo tanto tempo. Ci interroghiamo su cosa sia potuto succedere, sulle persone coinvolte, quello che hanno potuto vivere e sentire. I “mondi sommersi” se così possiamo chiamarli, che tornano alla luce rappresentano una fantastica opportunità anche dal punto di vista storico e culturale, in quanto sono tracce di civiltà e di vita che sono esistiti al mondo.
Sebbene siamo abbastanza abituati a determinati “ritrovamenti”, spesso sono emerse intere città dalle origini molto antiche, città sotterranee, tombe ed anche oggetti appartenenti ai cittadini, ogni volta che viene annunciata una notizia di questo genere, il nostro stato d’animo risulta essere sempre lo stesso. Curiosità, voglia di scoprire, di conoscere e tante domande. Come vivevano? Quali erano le loro abitudini, le loro credenze, cosa facevano per essere felici? Dai ritrovamenti passati abbiamo, infatti, avuto modo di scoprire molte cose inimmaginabili ed altre, tra abitudini e credenze, che ancora oggi ritroviamo nelle nostre vite, ma di cui probabilmente ignoravamo la provenienza.
Le città spazzate via nel corso degli anni sono numerose: nella nostra Italia ne abbiamo tracce
Solo nella regione Lazio, si sono registrati numerosi ritrovamenti di intere città esistenti nell’antico Latium, risalienti da molto tempo prima della conquista avvenuta da parte di Roma. Tali città erano state totalmente o in parte distrutte appunto prima dell’espansione territoriale del popolo Romano. Con la nascita di Roma furono, non più distrutte, ma annesse al territorio politicamente. Questo è avvenuto, ovviamente, a quelle città ancora salve e non scomparse del tutto. In altre situazioni, come ad esempio, Pompei, interi centri urbani sono stati sommersi completamente dall’eruzione del Vesuvio e solo successivamente, grazie al lavoro di esperti, sono tornate alla luce donandoci, come abbiamo già detto, “pezzi” di cultura dal valore inestimabile.
Ma adesso, dopo questa breve ma utile e dovuta premessa, soffermiamoci sul focus del nostro articolo: il ritrovamento di una città completamente inghiottita dall’oceano. Ci troviamo nella Germania settentrionale, proprio in questa zona è stata ritrovata un’intera città che fu inghiottita dal mare del Nord in seguito ad una violentissima tempesta. La città di Rungholt fu letteralmente inghiottita dall’acqua in una sola notte. Secondo la leggenda, questo accadde per punire gli abitanti dai loro peccati. Tra questi ultimi spiccavano in modo particolare l’ostentazione della ricchezza, l’ubriachezza e l’empietà. In altre parole la credenza è che l’abbondanza in generale viene punita in quanto conduce l’uomo all’avidità ed a perseguire con veemenza quelli che sono considerati aspetti superflui nella vita di un essere umano.
La città inghiottita dall’oceano nelle festività Natalizie
Una spiegazione che, pensandoci, fa rabbrividire, ma forse sarebbe opportuna anche oggi, in molti casi. Viene da pensare che le civiltà, le abitudini e le credenze che caratterizzano l’esistenza dell’uomo, siano cicliche. Il mondo sembra andare avanti ma, alla fine, nonostante tutto sembra cambiare non siamo poi così diversi da chi ci ha preceduto e viceversa. Torniamo subito alla nostra città inghiottita ed alla scoperta di questo straordinario mondo del passato. La vita fatta di abbondanza e mossa dal desiderio di volere sempre di più, dunque, ha portato gli uomini a condurre una vita “immorale”. Ed è per questo che si crede siano stati puniti. Nel periodo delle festività Natalizie, un gruppo di uomini ubriachi si recarono dal prete del paese chiedendo di dare l’ultimo sacramento ad un maiale in una locanda della città.
Il prete, successivamente all’insistente e violenta richiesta da parte degli uomini, si recò nella sua Chiesa e pregò con forza, determinazione e disperazione, chiedendo a Dio di punire quegli uomini. Il prete, il giorno seguente lasciò la città e poco dopo il paese fu spazzato via, completamente inghiottito dal mare. Secondo la leggenda, nel mare del Nord, era possibile sentire il rintocco delle campane situate sul campanile della Chiesa. Per moti anni, gli studiosi, si sono interrogati su questo avvenimento cercando di trovare, in qualche modo, qualche “segnale” sull’effettiva esistenza della città per poter stabilire se si trattava solo di una leggenda o di una storia accaduta realmente.
Tra leggende, scienza e religione vecchie popolazioni ritrovano luce
Ebbene, gli archeologi dell’Università di Kiel, Christian-Albrecht, hanno trovato tumuli medievali per circa 1,2 miglia, intorno ad un’isola che oggi è conosciuta con il nome di SÜDFALL. Il sito è stato ovviamente mappato con una dettagliata indagine geofisica, i ritrovamenti, dunque, non lascerebbero spazio ad ulteriori dubbi: si potrebbe trattare davvero della città di Rungholt. Dopo anni ed anni sarebbe stata, in qualche modo, restituita dal mare che l’aveva inghiottita completamente senza lasciare alcuna traccia. I resti della città sono stati, come dicevamo, sottoposti a vari esami specifici. Innanzitutto sono stati, appunto, localizzati e mappati e solo successivamente sottoposti ad approfondimenti di tipo geofisico, come la gradiometria magnetica, l’induzione elettromagnetica e la sismica.
Dai resti pare che si tratti di un porto, le fondamenta di una grande Chiesa e degli affascinanti sistemi di drenaggio molto antichi. Queste scoperte hanno dato modo agli studiosi di compiere passi significativi nell’approfondire il modo di vivere e le abitudini degli abitanti della Fresia settentrionale. Ovviamente le ricerche devono essere necessariamente intensificate in quanto i danni ai resti sono molto significativi e rendono le ricerche molto più difficili. Chissà quanti altri mondi lontani sono stati spazzati via in questo modo e quanto abbiamo ereditato da questi ultimi. Certo è che se davvero esistesse una qualche entità superiore capace di “punire“, oggi potrebbe essere utile, perché come sappiamo il mondo sembra andare sempre più a rotoli.