Un professore inverte il processo di invecchiamento di 100 giorni. Ecco tutti i dettagli dell’esperimento.
Sei pronto a scoprire un incredibile esperimento scientifico che potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione dell’invecchiamento?Invecchiare è pressoché l’incubo di tantissime persone. Quando iniziano ad apparire le prime rughe solo viso e sul collo, molta gente inizia a spaventarsi cercando ogni via di fuga per controllare l’invecchiamento quanto più possibile.
Fino ad ora si era riusciti solo a sviluppare una sorta di pillola anti-invecchiamento per i cani, ma nessuno si era fossilizzato su come rallentare l’invecchiamento umano. Il professor Joseph Dituri, noto su Instagram come @drdeepsea, ha svolto un esperimento eccezionale che gli ha permesso di invertire il processo di invecchiamento in soli 100 giorni. Scopriamo insieme i dettagli di questo esperimento e le conclusioni del professore.
Il professore americano Jospeh Dituri ha condotto un’esperimento rivoluzionario sull’invecchiamento. Per farlo ha trascorso 100 giorni sotto le acque della Florida per meglio comprendere gli effetti della pressione sul corpo umano.
Immerso a oltre 20 piedi di profondità in una laguna, il professor Dituri si è dedicato a una vera e propria missione scientifica. Avendo già stabilito il record per la permanenza più lunga sott’acqua, ha deciso di prolungare la sua permanenza nel complesso subacqueo per altri 100 giorni al fine di esplorare gli effetti della pressione iperbarica sul corpo umano.
Nella sua capsula sottomarina, la pressione atmosferica è aumentata del 70% rispetto alla superficie. Dituri e altri ricercatori credono che questa pressione potrebbe essere la chiave per invertire il processo di invecchiamento e aiutare le persone a vivere fino a 110 anni. Ad oggi un’altra ricerca aveva ottenuto risultati simili, mostrando come respirando di meno si potrebbe vivere più a lungo, ma nessuno aveva ottenuto i risultati del professor Dituri.
Gli studi svolti nella capsula sottomarina hanno dimostrato che l’esposizione a una maggiore pressione favorisce la proliferazione delle cellule staminali e aumenta la lunghezza dei telomeri, oltre ad aumentare la produzione di collagene. Ciò offre interessanti possibilità per controllare l’invecchiamento cellulare.
I telomeri sono sequenze di DNA situate alle estremità dei cromosomi che nel tempo tendono ad accorciarsi, fattore che limita la capacità delle cellule di dividersi e che di conseguenza contribuisce al processo di invecchiamento. Se si riuscisse quindi ad aumentare la lunghezza dei telomeri si potrebbe provare ad invertire il processo di invecchiamento prolungato la vita delle cellule.
Certamente non si può vivere sul fondo di una laguna, anche se alcuni futuristi propongono la possibilità di vivere in alcune città sottomarine. Addirittura, un rapporto commissionato dalla Samsung nel 2016 prevedeva che tra circa 100 anni si potesse vivere realmente in città sottomarine.
Queste città prospererebbero proprio grazie alla presenza dell’acqua grazie alla quale si potrebbero creare delle atmosfere respirabili. Ci sono però delle limitazioni ed al momento non si potrebbe mettere in pratica una situazione simile.
Sicuramente i dati ottenuti nella permanenza sott’acqua del professore sono molto interessanti per la scienza, poiché potrebbero aprire la strada a nuovi studi per approfondire la ricerca sull’inversione del processo d’invecchiamento cellulare volto a migliorare la qualità di vita delle persone.