La bioarchitettura è il futuro della progettazione: scopriamo i materiali più leggeri, smaltibili e riciclabili che accompagneranno nei prossimi anni questo comparto.
Costruire in armonia con la natura. Questo è il pilastro portante della bioarchitettura: si tratta di una disciplina sempre più diffusa che mira a progettare le case nel rispetto dell’ambiente e di chi le abita.
Nata intorno agli anni Settanta in Germania, il suo sviluppo coincide con la crisi ambientale: con i cambiamenti climatici e il Pianeta sempre più inquinato in tutti i settori si cercano soluzioni ecologiche. Dalla moda, all’alimentazione, al design, anche l’architettura è compresa nella rivoluzione green della società che cerca di rendere più sostenibile la vita dell’uomo a 360 gradi.
In questa direzione si sviluppa la bioarchitettura. Questa integra soluzioni bio, fonti di energia alternative e materiali naturali in progetti in cui non manca un occhio di riguarda per l’estetica. Scopriamo più da vicino i materiali del futuro per questo settore.
La bioarchitettura svolge un ruolo fondamentale per il nostro futuro. In particolare per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, soprattutto il punto 11 dedicato a rendere le città insediamenti inclusivi, sicuri e sostenibi.
In quest’ottica un’architettura green è la svolta. Ma come saranno le costruzioni eco del futuro? I materiali impiegati nelle case hanno un forte peso: questi devono essere biocompatibili, sostenibili, leggeri, smontabili e riciclabili.
Tra le soluzioni spiccano il legno, la pietra e altri materiali naturali. Sughero e fibre naturali sono altre opzioni ottimali soprattutto per insonorizzare gli ambienti, senza ricorrere a soluzioni dal forte impatto ambientale.
Altra innovazione unica sono le vernici sostenibili, ovvero create con materiali naturali e non derivanti da inquinanti e petrolio. E per l’arredamento? Si ricorrere a materiali bio come lino e canapa e opzioni termiche come per esempio per le tende.
In generale è bene puntare su soluzioni locali, per accorciare la filiera, riducendo così le emissioni generate dai trasporti. Per gli impianti bisogna puntare su sistemi nel segno dell’efficientamento energetico e per quanto riguarda la posizione della casa sarebbe meglio collocarla in un punto in cui arrivano i raggi solari per poter così installare i pannelli fotovoltaici sul tetto, producendo energia in modo autonomo e rendendo la costruzione nel segno del risparmio energetico.