Una storia raccapricciante che arriva dall’Egitto, uno squalo è stato pescato e poi picchiato a morte solo per vendetta.
Solo qualche giorno fa il tragico incidente nel quale un turista russo di 23 anni aveva perso la vita, attaccato da uno squalo tigre. Le immagini, riprese da un testimone, avevano fatto il giro del web. È accaduto nella città balneare di Hurghada, sul Mar Rosso, in Egitto. L’attacco dell’animale è avvenuto in modo inaspettato, tuttavia, in quel tratto di mare è vietato nuotare.
Proprio per via della presenza di squali, le autorità della zona proibiscono a tutti quanti di nuotare. Il giovane russo, invece, si era immerso in acqua, ma dopo poco era stato attaccato e ucciso. Neanche una delle barche lì vicino è riuscita a strapparlo dalla furia dello squalo. In realtà, si è venuto a scoprire più tardi che il ragazzo non era un turista, ma un residente permanente in Egitto.
Soltanto qualche mese fa, sempre nello stesso tratto di mare, due donne erano state uccise da uno squalo, probabilmente lo stesso, durante un allenamento di nuoto. Insomma, questo tratto di mare è altamente pericoloso, lo sanno tutti, tanto che ci sono i divieti di balneazione in bella vista. Ma alle due tragedie se ne somma un’altra, accaduta qualche giorno. Questa volta, però, la bestia è l’uomo.
Alcuni pescatori, infatti, si sono riuniti per catturare lo squalo considerato pericoloso e farsi vendetta da soli. Le autorità ne avevano chiesto la cattura, per poterlo microcippare e monitorare negli spostamenti. Invece, i pescatori hanno pensato bene di dargli una lezione. Catturato e trasportato a riva, il povero animale è stato torturato a morte.
Picchiato ripetutamente con spranghe di ferro e con bastoni di legno, addirittura un gancio metallico gli è stato ha conficcato in un occhio. La raccapricciante scena è stata ripresa dai telefonino e messa in rete. Una vendetta scioccante, che logora ogni sensibilità umana. Non ci sono scuse per un atto del genere, la vendetta umana nei confronti di un animale è grottesca, vomitevole.
In rete il video si trova facilmente, ma ne sconsigliamo la visione, specie per le persone più sensibili. Una cattiveria che è davvero spaventosa, segno di una civiltà in declino, violenta, assetata di sangue. La cosa che sconvolge, non è soltanto la foga dei pescatori, accanitisi sul povero squalo, ma l’indifferenza della popolazione e dei turisti presenti alla cattura.
Insomma, se gli attacchi di uno squalo, e di un animale in generale, ai danni dell’uomo, sono davvero rari, in alcuni casi anche salvifici, come lo squalo che ha salvato un uomo dalla morte, non si può dire il contrario. L’uomo si conferma l’animale più cattivo, crude e violento sul pianeta.