Hai mai pensato come finirà l’Universo? Ecco le 3 teorie plausibili che stanno facendo il giro del web. Ipotesi valide che ci faranno riflettere.
Si parla di siccità, di cambiamento climatico e di un surriscaldamento della Terra, tutto questo cosa può comportare? La fine della nostra esistenza. Ebbene sì, può risultare catastrofico ma la verità è proprio questa. Arriverà un punto in cui non ci sarà vita sul nostro pianeta. Hai mai pensato come finirà tutto quello che ci circonda?
La tematica e l’interrogativo curiosano molto la comunità scientifica che cercano da anni di trovare la giusta risposta da fornire immediatamente, tutti meritiamo di sapere ed ecco allora alcune ipotesi che ci daranno molto da riflettere. Ecco quindi di cosa si tratta, quale delle 3 teorie sulla fine dell’Universo avalli?
Per fare chiarezza sul punto è opportuno citare le tre ipotesi maggiormente quotate su ciò che concerne la fine dell’Universo, iniziamo con la prima che prende il nome di Big Crunch, questo termine ha ricevuto notevole impulso nella comunità scientifica tanto da indicare qualcosa di ben definito, ovvero è quel fenomeno secondo cui l’Universo, dopo aver concluso la fase dell’espansione, darà origine ad un’ulteriore fase che prende il nome di contrazione, ovvero un collasso gravitazionale. Questo stadio originerà un’altissima densità materiale (si tornerà al punto precedente al Big Bang).
Dal tenore opposto invece è la teoria del Big Freeze secondo cui sarà il freddo a rendere impossibile la vita. In questi casi è la continua espansione che andrebbe a provocare per l’appunto un universo troppo freddo. Le stelle bruceranno e i buchi neri ingoieranno la materia e le particelle microscopiche, determinando un’assenza di luce e di produzione di energia. L’Universo avrà una temperatura prossima allo zero assoluto.
Analizziamo la terza ed ultima ipotesi che prende il nome di Big Rip, letteralmente grande strappo. La teoria del “Big Rip” prevede energia oscura nell’Universo che determina la spinta all’espansione. Nel caso in cui questa tendenza dovesse diventare più forte rispetto alla forza di gravità, provocherebbe un vero strappo nello spazio – ecco il perché del nome – mentre le galassie verrebbero interamente disgregate. E dell’uomo non ve ne rimarrebbe alcuna traccia.
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