Arcobaleno: ti sei mai chiesti come nasce e perché? Diamo le risposte ad uno dei fenomeni naturali più spettacolari presenti sulla terra
La natura nel corso della storia dell’uomo ha sempre riservato sorprese incredibili, fenomeni che lasciano a bocca aperta e di cui si è voluto capire di più. Tra questi c’è senza dubbio l’arcobaleno, semplice ma regale, in grado di affascinare chiunque, mostrandosi all’improvviso per poi sparire così come è comparso. Per molto tempo è stato considerato un ponte tra il regno della vita e la morte e con il mondo degli Dei.
Ma ad oggi che gli studi sono andati avanti e tante risposte hanno dato, cosa si sa sulla natura dell’arcobaleno? Come nasce e perché lo fa, e soprattutto perché ha una forma ad arco? Oggi i colori dell’arcobaleno sono il simbolo della pace e della libertà, usata dalla comunità lgbt per celebrare l’orgoglio gay. Oltre a questo cerchiamo di approfondire la cosa e di dare le risposte che in molti si chiedono andando oltre la meravigliosa e lo stupore del fenomeno.
Per fare in modo che l’arcobaleno si formi e si palesi ai nostri occhi è necessario che ci siano nell’ambiente determinate condizioni. Innanzitutto, le gocce di acqua che restano sospese nell’atmosfera poco dopo la pioggia, il sole e anche un osservatore. Un dato, questo, che può sembrare scontato e invece non lo è, anzi è essenziale.
È la luce del sole l’elemento prezioso di questa triade. Noi tutti la percepiamo come chiara, al massimo sul giallo, ma in realtà racchiude in sé una moltitudine di colori, tutti quelli presenti in natura che vanno dal rosso al violetto. È proprio questa varietà che quando colpisce una o più gocce di acqua viene rifratta e dunque scomposta in tutte le frazioni colorate che ingloba in sé.
È così che nell’atmosfera l’osservatore percepisce il fascio di luce colorata. Tutte le gocce di acqua che rifrangono e riflettono la luce creano la magia dell’arcobaleno che non tutti però riescono a vedere. Dipende infatti dalla posizione in cui ci si trova e dall’altezza del Sole sull’orizzonte. È indispensabile avere la palla di fuoco alle spalle per godere del pieno effetto.
È chiaro, dunque, come l’arcobaleno è un fenomeno che dipende molto dall’occhio dell’osservatore e da quello che esso percepisce. Non c’è un punto preciso nel quale si forma ed ecco che ogni persona vede il proprio arcobaleno. A volte basta spostarsi di pochissimo per vedere sparito lo spettacolo. Anche la forma ad arco dipende dalla posizione: il fenomeno è circolare ma essendo che ognuno lo vede da terra se ne percepisce solo metà. Osservando il fenomeno da un aereo o da una vetta della montagna si può vederlo nella sua completezza.