4+metri+di+escrementi+in+spiaggia%2C+il+simbolo+dell%26%238217%3Binquinamento+marino
orizzontenergiait
/2023/06/14/escrementi-spiaggia-simbolo-inquinamento-marino/amp/
Green

4 metri di escrementi in spiaggia, il simbolo dell’inquinamento marino

La spiaggia di Bondi, a Sydney, in Australia, è stata invasa da una montagna di escrementi, sintomo dell’inquinamento marino.

Escremento di plastica alto 4 metri (Better Packaging Co.) – Orizzontenergia.it

È accaduto in Australia, dove, sulla spiaggia di Bondi, a Sydney, si è venuta a creare una montagna fatta di escrementi. Alta 4 metri, la montagna di escrementi testimonia il triste inquinamento marino. Non si tratta di un grottesco scherzo messo in piedi da qualche burlone, ma dell’attività degli ambientalisti, i quali, per sensibilizzare la popolazione, hanno creato questo detrito gigantesco.

In realtà, non si tratta di feci, ma di un cumulo di plastica, raccolta in mare, e messa insieme a formare un escremento gigante. Una scultura di plastica che deve far riflettere, creata appositamente per la Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra ogni 5 giugno. Si tratta di un’idea di un’agenzia neozelandese, per spronare i cittadini a combattere per la salute dei mari.

La provocazione che induce a una riflessione: una montagna di escrementi in spiaggia

La montagna di rifiuti in spiaggia (Better Packaging Co.) – Orizzontenergia.it

La montagna di escrementi, piazzata su una spiaggia australiana, è una provocazione che ha raggiunto il suo obiettivo, facendo il giro del mondo. Una provocazione audace, ideata dall’agenzia Special New Zealand e progettata dalla società Better Packaging Co.. L’obiettivo è chiaro e rappresenta l’enorme discarica in cui abbiamo ridotti gli oceani.

I rifiuti in mare sono un’enormità incalcolabile. La scultura di plastica a forma di escremento rappresenta il quantitativo di rifiuti che produce l’uomo in soli 30 secondi, che e poi disperde in mare. L’intendo della campagna è proprio quello di provocare disgusto, per questo motivo è stata scelta una forma così emblematica.

Gli accessori riciclati prodotti dalla Better Packaging Co (Better Packaging Co.) – Orizzontenergia.it

Le immagini hanno suscitato clamore. La Better Packaging Co. si sta battendo contro i rifiuti di plastica abbandonati in mare, lanciando sul mercato alternative sostenibili, come bustine biodegradabili, borse riciclate, indumenti fatti con materiali naturali, involucri per pallet. Ogni accessorio prodotto dall’azienda è riciclato tra l’80% e il 100%.

La sua gamma è chiamata Pollastic, e si preoccupa di recuperare il materiale dagli scarti provenienti dall’Asia meridionale, quindi recuperando i tessuti da tutti quei paesi che sono maggiormente responsabili dell’inquinamento del pianeta. Parliamo di Cina, India, Indonesia, e così via. Il riciclo dell’azienda sta ottenendo grandi consensi.

Tante altre società hanno deciso di seguire le orme della Better Packaging, trovando soluzioni più sostenibili. Recuperare la plastica e riciclarla è fondamentale per la salvaguardia del mondo. I nostri oceani versano in condizioni pessime, ne abbiamo parlato tantissime volte, ed è importante agire subito, anche se forse è già troppo tardi viste, le centinaia di isole di plastica sparse per il globo, nonché il danno delle microplastiche, impossibili da rimuovere.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

Pubblicato da