Migliaia di pesci morti: un evento spaventoso quello successo in Texas. Le cause sono naturali ma fanno molta paura. L’analisi
Immagini raccapriccianti arrivano dall’altra parte del mondo ed in pochissimo tempo si sono diffuse sui social attirando l’attenzione degli utenti. Si tratta di un fatto orribile di cui si sta già cercando di capire quali siano le cause. Tanti, tantissimi pesci morti sono arrivati a riva, lungo la foce del fiume Brazos. Siamo in Texas e precisamente sulle spiagge di Bryan e Quintana.
La costa che si estende verso est è stata completamente invasa di animali morti che giacciono sul bagnasciuga, tra la sabbia ed il mare. Come è possibile un fenomeno di massa del genere? E ora le carcasse come verranno trattate? Sono queste alcune delle domande che ci si pone in queste ore. Vediamo di fare maggiore chiarezza sull’accaduto.
La moria improvvisa di pesci potrebbe essere legata, secondo gli esperti che stanno analizzando il caso, ad un fenomeno naturale. Secondo Bryant Frazier, direttore del dipartimento della contea, si potrebbe trattare di una “perfectstorm“, ovvero una tempesta così forte e con condizioni avverse drastiche da mettere in difficoltà i pesci e portarli alla morte. Il maltempo, secondo gli studiosi, avrebbe ridotto in modo drastico la presenza di ossigeno in acqua, così tanto da far soffocare gli animali.
I livelli troppo bassi di ossigeno avrebbero reso sempre più difficile la respirazione dei pesci in acqua portandoli inevitabilmente alla morte. Un esito spavento e alquanto terribile se considerato che potrebbe diventare sempre più ricorsivo. A causa delle alte temperature, infatti, i livelli di ossigeno in acqua potrebbero diventare sempre più bassi nei laghi degli Usa ma anche in Europa, con una conseguente e frequente moria di esemplari che arrivano poi a riva mare.
È evidente che si tratta di un altro e catastrofico effetto del cambiamento climatico che sta intaccando la vita non solo sulla terra ma anche nelle acque del globo, soprattutto quelle marine, che diventano sempre più calde e dunque meno adatte alla sopravvivenza. Scene di questo tipo, dunque, potrebbero diventare sempre più ricorrenti mettendo a serio rischio la catena alimentare e la biodiversità. Se questi sono i presupposti, all’uomo in primis non resta che trovare le strade per sopravvivere alla crisi climatica e rimediare a quanto fatto fino ad ora.