Pale eoliche compostabili: le cose cominciano a cambiare nel settore dell’energia. Tutto sarà molto più green e meno impattante
Fin dall’inizio il vero e grande interrogativo sulle energie verdi ed in particolare sui dispositivi che permettono di produrla, è stata la loro dismissione. Dalle batterie e litio delle auto elettriche passando per i pannelli solari fino alle pale eoliche: si tratta di strumenti non semplici da riciclare e per questo da tempo si stanno cercando delle strade alternative che mettano da parte questo problema e consentano a tutta la filiera di diventare ancora più green.
Ci ha pensato l’Università della California, ed in particolare un gruppo di ricercatori capeggiati Sharon Campbell Knox a dare uno slancio a riguardo attraverso la progettazione delle prime pale eoliche compostabili. Un risultato incredibile che spiana la strada ad una vera e propria rivoluzione nel campo dell’energia sostenibile che si appresta ad essere decisamente meno impattante.
Pale eoliche compostabili: come sono fatte
Le pale eoliche compostabili studiate e progettate Oltreoceano sono realizzate in bambù e funghi. Un traguardo significativo che spiana la strada ad una nuova era in questo campo che assume un ulteriore livello di sostenibilità. Un materiale che si forgia della grande resistenza meccanica resa dal bambù ma nello stesso tempo capace di degradarsi diventando rifiuto naturale grazie alla presenza dei funghi.
Una nuova formula quella sviluppata dal team dell’Università che vede coinvolte varie figure professionali che hanno lavorato fianco a fianco ed in contemporanea per cercare di progettare un prodotto che permettesse di mettere da parte le pale eoliche tradizionali realizzate in fibra di vetro o resina.
In particolare, Valeria La Saponara, ingegnere e esperta di materiali polimerici ha creato un materiale del tutto nuovo nel quale si uniscono il bambù intrecciato, il micelio e la biomassa di rifiuti agricoli. Un mix che ha permesso di creare il primo prototipo di pale eoliche compostabili con il quale sono stati condotti i primi esperimenti. In particolare, si sta capendo se le nuove pale sono in grado di girare velocemente e quanta energia sono in grado di produrre. Il prossimo step sarà quello di impiantarle su una turbina eolica commerciale da 1 kW.