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Energie alternative

L’energia elettrica è difficile da conservare, è questo il motivo

Sapevi che l’energia elettrica è difficile da conservare? Sicuramente l’avrai notato ma sai qual è il motivo che si cela dietro? Ecco cosa devi sapere sul punto. 

energia green – Pixabay – OrizzontEnergia.it

L’elettricità ancora oggi è difficile da immagazzinare e conservare, ma sarà vera questa affermazione? Possiamo comunque cominciare col dire che questo pensiero diffuso è solo in parte vera e adesso sveleremo  il perché. La tecnologia in materia ha fatto dei notevoli passi in avanti, ci riferiamo chiaramente alle batterie presenti in commercio.

Ma dietro il simbolo del progresso nel settore si celano varie insidie come difficoltà nello stoccaggio per non parlare dei limiti fisici e tecnologici ma anche di tipo economico. Non resta che scoprire questi limiti, sarà un’occasione per saperne di piu’ su un tempo tanto attuale quanto importante.

L’energia elettrica difficilmente si conserva per questo motivo

batterie stick – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Per meglio comprendere questo discorso, è necessario partire dalle batterie elettrochimiche e nello specifico andiamo a considerare le batterie agli ioni di litio, anche perché è la tipologia piu’ diffusa nonché particolarmente nota, anche da chi non è tanto esperto in materia. La perdita di energia elettrica avviene a causa dell’invecchiamento che le medesime patiscono.

Una batteria agli ioni di litio dura in media in perfette condizioni dai 5 ai 10 anni o circa 2000 cicli di carica e scarica; ne consegue pertanto che la perdita di energie può avvenire a seguito dell’usura dei cicli di carica e scarica oppure dall’invecchiamento temporale. La capacità della batteria agli ioni di litio si determina chiaramente a seconda della quantità di ioni che sono trasportati.

Avanti e indietro tra quelli che rispettivamente si chiamano catodo e anodo durante l’iter di carica/scarica della batteria. Ebbene sì, è durante questo step che alcuni ioni vengono strappati dal catodo per finire nell’anodo. Progressivamente, questo numero di ioni intrappolati nell’anodo aumenta sempre piu’ con la conseguenza che le reazioni di carica e scarica si riduce. Un deterioramento per usura cagionato dall’uso in senso stretto della batteria.

Auto con batteria litio – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Anche quando la batteria è inattiva e non soggetta a cicli di carica/scarica, questa progressiva perdita di capacità si verifica ugualmente. gli ioni di litio iniziano a reagire con il materiale che compone l’elettrodo quest’azione genera dei composti chimici che degradano la batteria. Ecco perché in questi casi invece si parla di degrado per invecchiamento.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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