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Nuova decisione dell’ Ocse, una svolta epocale

Cambia tutto sui diritti degli animali, posizione ferma dell’Ocse, da adesso cambia tutto

Coniglio in gabbia (Foto Pixabay)-OrizzontEnergia.it

Il cambiamento è dietro l’angolo e questa volta sembra arrivare sul fronte del trattamento degli animali destinati ai test di laboratorio o all’industria del tessile. Per tutelare i loro diritti, infatti, è scesa in campo niente meno che l’OCSE, ovvero l’organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, una pietra miliare che svolge un ruolo cruciale nel modellare le politiche atte a dare un impatto positivo sulla società.

L’OCSE sollecita le grandi aziende a prendere scelte che siano rispettose della vita animale, posizione chiara che cambierà il futuro

Ratto in gabbio (Foto Pixabay)-OrizzontEnergia.it

È una decisione storica soprattutto perché è la prima volta che l’OCSE ha deciso di affrontare la questione del benessere animale chiedendo alle grandi aziende di prendere misure concrete in favore di questi ultimi.
Forse non tutti sanno che questa organizzazione internazionale, che ha il compito di promuovere politiche volte a migliorare il benessere economico e sociale delle persone in tutto il mondo, è considerata un pilastro nel fornire l’orientamento sulle linee guida da adottare e quindi difficilmente una tale posizione non verrà tenuta in considerazione.

Queste nuove linee guida specificate, quindi, rappresentano un importante progresso in un campo che sicuramente, almeno fino a questo momento, sembra non aver ricevuto la giusta attenzione. La decisione di includere il benessere animale come aspetto centrale nelle linee guida delle aziende potrebbe quindi cambiare drasticamente alcuni aspetti verso un futuro maggiormente rispettoso della natura.

Questo sviluppo riguarda una vasta gamma di settori che coinvolgono e sfruttano gli animali nelle loro operazioni e che vanno dal chimico-farmaceutico, in cui gli animali sono ancora troppo spesso utilizzati per test e sperimentazioni, al settore tessile, in cui l’uso di prodotti di origine animale è ancora fortemente radicato.

coniglio per la ricerca (Foto Pixabay)-OrizzontEnergia.it

Non possiamo quindi che essere felici del fatto che un primo richiamo sia arrivato, con le grandi aziende che sono ora chiamate ad adottare politiche più etiche e sostenibili e che potrebbero includere l’adozione di metodi alternativi per i test su animali e l’uso maggiore di materie non derivato da essi.

La decisione dell’OCSE di inserire il benessere animale nelle sue linee guida per le multinazionali è un faro che si accende su questo mondo e si può prevedere che questo sviluppo possa avere un impatto significativo sulle politiche aziendali in tutto il mondo, contribuendo a creare un ambiente economico più rispettoso per tutti gli esseri viventi coinvolti nel processo produttivo.

Mariano Orlacchio

Mariano Orlacchio nasce a Anzio nel 1990 conseguendo il diploma di maturità scientifica ad indirizzo scientifico tecnologico. Sin da piccolo si appassiona allo sport e alla scrittura. Con gli anni la sua estrema curiosità l’ha portato ad informarsi sempre di più nell’ambito sportivo e nel giornalismo conseguendo il tesserino professionale da pubblicista.