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E se il sole scomparisse per 24 ore? Le conseguenze (forse) non considerate

Quali sarebbero le conseguenze per il pianeta e per l’intera umanità a seguito della scomparsa del sole? Facciamo questa ipotesi.

Il sole che scompare tra le nubi (Canva) – Orizzontenergia.it

Ipotizziamo che le ultime particelle di luce solare arrivino sul nostro mondo per un’ultima volta. Noi ce ne staremmo tranquilli, come nulla fosse, a vivere la nostra quotidianità, senza presagire nulla. Eppure, la nostra stella sta per spegnersi definitivamente, lasciandoci al buio completo. In meno di 10 minuti, ecco che il cielo diventerebbe nero, facendo scendere in modo graduale ma veloce la notte.

L’oscurità scenderebbe sul pianeta. Anche se dovesse accadere durante la notte, ce ne renderemmo conto. Tanto per cominciare, la luna scomparirebbe, non essendo più illuminata dal sole. Inoltre, pochi istanti prima dell’oscurità, si potrebbero osservare potenti aurore boreali, a qualsiasi latitudine e longitudine della Terra, per via dei cambiamenti nel campo magnetico attorno alla Terra e delle perturbazioni nella ionosfera.

Vivere eternamente al buio, le conseguenze sul mondo per la scomparsa improvvisa del sole

Metropoli illuminata nel buio (Canva) – Orizzontenergia.it

Se l’oscurità avvolgesse il mondo intero, la vegetazione sarebbe spacciata, non riuscendo più ad avviare il processo di fotosintesi. Perciò, le piante non produrrebbero più ossigeno. La scomparsa del sole, dopo qualche ora, probabilmente, provocherebbe anche un blackout energetico mondiale, scatenando il panico tra i popoli.

Inoltre, le temperature diminuirebbero drasticamente, iniziando il processo di raffreddamento terrestre. Soltanto dopo 24 ore, il mondo sarebbe sconvolto. Il raffreddamento improvviso del pianeta, provocherebbe la morte di migliaia di piante. Dopo un giorno, la temperatura media sarebbe di 7 gradi, mentre, dopo una settimana, arriverebbe a una media di -17 gradi.

Nelle aree dove sono presenti faglie tettoniche, le temperature si manterrebbero più calde, per via dell’energia geotermica che impedisce alla superficie di congelare. Ma la maggior parte del mondo sarebbe ricoperta di ghiaccio. Dopo la vegetazione, inizierebbero a morire tanti animali. La superfici degli oceani diventerebbero lastre di ghiaccio.

Città avvolta nella notte (Canva) – Orizzontenergia.it

Dopo un mese, si arriverebbe a una temperatura media di -30 gradi. Gli esseri viventi terrestri sarebbero messi a dura prova, ben pochi sopravviverebbero, mentre nei mari, dove le lastre di ghiaccio impediscono un ulteriore accumulo di gelo, proteggerebbero numerose specie marine. Tuttavia, anche negli abissi, inizierebbero i gravi problemi, con milioni di pesci e crostacei morti.

Dopo un anno, l’intero pianeta sarebbe ricoperto da un fitto strato di ghiaccio, mentre la temperatura media scenderebbe fino a -40 gradi. Al momento, soltanto gli esseri umani si salverebbero, e alcuni esseri marini nelle profondità degli abissi. Ma l’assenza del sole comporterebbe l’estinzione della vita dopo pochi anni, forse tre anni al massimo. In seguito, secondi i calcoli degli scienziati, il pianeta raggiungerebbe una temperatura di -160 gradi, rendendo impossibile la vita per qualsiasi essere vivente.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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