Un’esperienza da film horror per la lavoratrice, è successo tutto mentre svolgeva le sue normali mansioni
Il timore per le api è condiviso da molte persone ma una storia come questa per fortuna, non è cosi facile da ascoltare. Il racconto di Lisa, una lavoratrice nel settore agricolo, sta facendo in questo momento il giro del web, dopo che la stessa ha mostrato i segni di più di 30 punture, arrivate quasi tutte sul volto e sulla testa. Un racconto agghiacciante per molti che Lisa, questo il nome della ragazza, sembra però narrare con molta serenità, non sembrando nemmeno scossa dell’accaduto nonostante siano passate solo 24 ore dal brutale incontro.
Avvolta dalle api mentre trincia il fieno, più di 30 pungiglioni su testa, viso e collo
Il lavoro delle api sul nostro pianeta è di importanza ormai assodata, alcuni studi hanno infatti rivelato come, senza la loro presenza, probabilmente sarebbe lo stesso genere umano a sparire nell’arco di qualche decennio. Uno scenario senza dubbio apocalittico, ma non così meno brutale dell’avventura vissuta dalla povera ragazza di nome Lisa mentre lavorava sui campi.
Il tutto è avvenuto in un terreno nei pressi di alcune arnie, un terreno che Lisa aveva lavorato già diverse volte senza incorrere in particolari problemi. A quanto pare, infatti, le api non erano mai state infastidite dal rumore del trattore atto ad arare il terreno, questa volta però c’è stato un particolare che ha fatto scattare l’attacco.
La trincia per il fieno montata dietro il mezzo infatti, quando sollevata da terra è in grado di smuovere una grossa quantità d’aria, questo quello che ha generato il timore nelle api che scosse da quell’uragano hanno deciso di attaccare in massa.
In pochi secondi una nuvola nera si è abbattuta sulla povera ragazza che ha lasciato il suo mezzo a piedi correndo per più di 200 metri prima che le api la lasciassero andare.
Molte di queste, infatti, sono rimaste impigliato nei capelli continuando a pungere la ragazza. Per fortuna però che la vicenda non ha avuto conseguenze più gravi, dopo sole 24 ore, infatti, è arrivato il video della ragazza che ha spiegato la situazione assumendosi la colpa per quanto accaduto.
Nonostante il viso ancora visibilmente gonfio, lisa è sembrata serena e non affatto turbata dall’esperienza. Per il futuro però sarà bene non tentare ancora la sorte perché con un tale quantitativo di veleno in circolo spesso una forte reazione allergica può avvenire anche in soggetti che non hanno mai manifestato prima intolleranze simili al veleno.
Tutto e bene quel che finisce bene, ma la storia sottolinea come l’attenzione sia d’obbligo quando si tratta di interagire negli spazi di questi pacifici animali che scelgono di attaccare solo come ultima ipotesi, e mai se non si sentissero realmente minacciati.