Acqua ossigenata per rimuovere la muffa in casa, cosa accade davvero

Molte persone utilizzano l’acqua ossigenata per rimuovere la muffa sulle pareti di casa: si tratta di una buona soluzione oppure no?

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Ragazza irritata per la muffa (Canva) – Orizzontenergia.it

In tanti, sono soliti combattere la muffa creatasi sui muri di casa utilizzando l’acqua ossigenata, perché considerata potente come la candeggina, ma inodore. Dunque, l’acqua ossigenata sembrerebbe svolgere una buona azione pulente, senza diffondere cattivi e fastidiosi odori, come la candeggina. Ma si tratta della scelta corretta? Due biologi parlano dei rischi che si corrono.

Prima di tutto, bisogna chiarire una cosa: se c’è una cosa che sappiamo è che l’acqua ossigenata, che è composta appunto da acqua, è in un certo senso nutrimento per la muffa, come qualsiasi altro prodotto contenente acqua. Tuttavia, in questa sostanza c’è anche altro, e presenta le stesse identiche controindicazioni della candeggina, soltanto che non emette cattivi odori, perché non contiene cloro.

Eliminare la muffa dalle pareti di casa: si può utilizzare l’acqua ossigenata?

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La muffa all’angolo della parete (Canva) – Orizzontenergia.it

Che cos’è l’acqua ossigenata? Si tratta di acqua, H2O, addizionata con ossigeno in un processo in laboratorio. È diluita e ha un’indicazione in volumi, quindi oltre all’acqua ossigenata contiene acqua normale, aggiunta. Tutto ciò che è acqua, come accennato, va a nutrire la muffa stessa, aumentando il grado di umidità e facilitando la formazione delle macchie.

Ciò che, invece, viene indicato in volumi, è la quantità di ossigeno in litri che viene sprigionata da un solo litro di acqua ossigenata. Significa che se c’è scritto 10 volumi, vuol dire che in un litro di acqua ossigenata possiamo ottenere 10 litri in volume di ossigeno, una quantità di ossigeno responsabile della rimozione del primo strato superficiale della muffa.

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Rimozione della muffa (Canva) – Orizzontenergia.it

È la stessa situazione che si trova se si dovessero utilizzare altre sostanze, come l’aceto o la candeggina. Una volto tolto lo strato superficiale, la muffa si difende rilasciando nell’aria delle spore. Tuttavia, rispetto alla candeggina, l’acqua ossigenata non ha potere sbiancante, ed ecco perché quando la si passa sulla parete resta comunque la macchia di sporco.

L’ossigeno uccide e decompone il primo strato di muffa, ma non sbianca, lasciando un alone sul muro. Ma ciò è deleterio, perché a forza di trattare la muffa, anche rimuovendola periodicamente, non si fa altro che allargare sempre di più questo alone. Insomma, un trattamento sbagliato, perché non si fa altro che accrescere la muffa, la quale produce spore per difesa, sopravvivendo.

L’acqua ossigenata, quindi, non è la soluzione corretta per risolvere il problema. Magari, la si può sfruttare per pulire altre superfici e materiali, oppure la si può applicare per pulire e disinfettare la doccia per via del calcare. Per quanto riguarda la muffa sulle pareti, meglio ricorrere a soluzioni alternative, più risolutive e meno tossiche.

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