Traguardo importante per l’Islanda che ha siglato la sospensione della caccia alle balene. Una decisione storica per il Paese che merita il plauso di tutta l’UE.
In un mondo dove l’uomo agisce per scopi meramente egoistici, avere la possibilità di annunciare notizie il cui spirito è tutt’altro è certamente un piacere, oltre che fenomeno raro. Sono due i protagonisti di questa vicenda: da un lato le balene e dall’altro un Paese, quale appunto l’Islanda.
Cosa accomuna questi due elementi? Una pratica che ha fatto parte della nazione, quale appunto la caccia alla balena. Nel dettaglio, paesi quali l’Islanda, la Norvegia ed il Giappone attuano questa pratica per ottenere e lavorare le carni di balena allo scopo di destinarle al consumo umano, una carne pregiata che vanta numerosi consumatori.
Un numero però che si è visto ridursi drasticamente negli anni e che rende pertanto la pratica già di per sé discutibile, quale appunto la caccia alla balena, anche costosa e controproducente; le nuove generazioni infatti non consumano questa carne e non la richiedono e in generale nel 2019 si è assistito ad un calo notevole.
Ragioni di carattere economico e quelle mirate alla salvaguardia dell’animale (anche se non sappiamo quale delle due abbia prevalso). Insomma queste sono le motivazioni che hanno spinto comunque il governo a fare qualcosa ed attivarsi concretamente. L’Islanda ha sospeso la caccia alle balene per un trimestre, ossia tale limite sarebbe in vigore fino al 31 agosto, sebbene comunque ci siano i giusti presupposti per fare in modo che tale pratica non venga eseguita piu’.
La stagione della caccia alle balene va da metà giugno a metà settembre (quindi tutta l’estate insomma), ma ci sono buone probabilità che il divieto rimanga valido anche oltre il 31 agosto e quindi bloccando l’attività.
Il ministro dell’Alimentazione islandese Svandis Svavarsdottir ha dichiarato senza mezzi termini la volontà di intraprendere questo percorso e di portarlo avanti, se non si garantisce il benessere degli animali, questa attività non avrebbe futuro. L’iniziativa, inutile a dirsi ha ottenuto numerosi consensi da parte dei cittadini, ambientalisti e non che vedono questa manovra come una presa di posizione in favore della biodiversità ma anche del rispetto sul trattamento degli animali.