Cos’è un impianto idroelettrico e come funziona? Scopriamo maggiori dettagli di questa struttura e le più rilevanti presenti in Italia.
Stai camminando in montagna e ti trovi davanti a una struttura immensa alimenta da bacini naturali oppure artificiali. Magari non riesci a capire di cosa si tratta, ma ne rimani molto colpito per le sue mastodontiche dimensioni e per il suo aspetto particolare.
Quello in cui ti sei imbattuto è un impianto idroelettrico: l’Italia è davvero ricca di queste strutture, sparse un po’ ovunque per lo Stivale. Pensiamo che quelle più alte – che possono arrivare anche a raggiungere anche i 15 metri – sono ben 532. Guardando anche a quelle più piccole, i numeri aumentano raggiungendo i 10 mila.
Ma come funzionano questi impianti? Si tratta di strutture che si basano sull’energia meccanica presente in bacino di acqua sfruttandola. Dotate di turbine, la loro potenza dipende principalmente da due elementi: il salto, dettato dalla differenza che intercorre tra la quota idrica svasata e quella che viene restituita a seguito dall’immissione nella turbina, e la portata, consistente nell’acqua che attraverso la macchina fluisce. Scopriamo maggiori dettagli su questi impianti e più grandi d’Italia.
Basati sui bacini naturali, oppure su quelli artificiali, gli impianti idroelettrici sono molto presenti sullo Stivale. Ne esistono diverse tipologie come quelli che funzionano tramite gli sbarramenti oppure quelli che sono composti da dighe altissime. In ogni caso consistono in accumulatori energetici che sfruttano l’acqua per produrre energia, pompandola in particolare di notte.
Tra quelle del Bel Paese, è famosa la Diga Vajont che nel 1963 è stata protagonista di un terribile crollo. Tutto è accaduto a seguito di una frana distaccatasi dal monte Toc che si è scagliata contro il bacino della diga portando all’insorge di un’onda anomala. Il risultato è stato il paese di Longarone completamente spazzato via e un bilancio di 2000 vittime (qui trovi un altro incidente tremendo dettato da una diga).
Guardando alle dighe degli impianti idroelettrici ancora attive la più grande è quella di Alpe Gera situata in Lombardia, a valle laterale della Valmalenco. In Italia c’è poi quella di Santa Giustina, in provincia di Trento (scopri anche qual è la diga più alta d’Europa).
Se queste strutture hanno il grande vantaggio di riuscire a generare energia pulita, tuttavia celano al loro interno dei contro. Tra questi per esempio il loro impatto ambientale, per via dell’eventuale presenza di sostanze chimiche, e i rischi idrogeologici che portano con sé che possono mettere in grande pericolo gli abitanti del luogo.