Esiste una normativa in merito all’introduzione del gatto del vicino che visita il nostro giardino e che regola il risarcimento di eventuali danni.
I gatti sono animali estremamente curiosi e, quando sono lasciati liberi di gironzolare per il quartiere, ne approfittano per controllare l’intera zona in cui vivono. Sono animali liberi, giocosi, sempre in cerca di cibo e di avventura, per questo motivo si intrufolano dove possono, senza chiedere il permesso, e passano da giardino in giardino in modo spensierato.
Esplorano l’ambiente, ed è un istinto del tutto normale, essendo felini, ma non tutte le persone gradiscono questo comportamento. Non a caso, capitano frequentemente liti tra vicini di casa, proprio a seguito dell’intrusione in giardino da parte di un gatto. Tra l’altro, un gatto può creare anche diversi danni, ad esempio, può distruggere fiori, oppure cacciare piccoli animali, rompere oggetti o anche graffiare tessuti e mobili per affilare le unghie. Come comportarsi, in tal caso?
Gatto del vicino che visita il nostro giardino, si possono richiedere eventuali danni?
Naturalmente, ogni proprietario di animali domestici deve assumersi le proprie responsabilità. Legalmente, è tenuto a tenere da conto eventuali danni da parte del proprio gatto, e non può sottrarsi alla legge. Il tutto, pur di salvaguardare il benessere delle persone e della loro proprietà. Visto che non è possibile ritenere l’animale responsabile di una rivendicazione legale, si può agire in giudizio ai danni del proprietario.
Prima di tutto, in caso di danneggiamento, si deve approfondire la dinamica dell’evento, nonché la frequenza con cui succedono i danni, in modo tale da valutare la situazione con precisione. Il proprietario di un gatto, dunque, è chiamato a tenere conto del suo comportamento. Tuttavia, per garantire un adeguato risarcimento dei danni, bisogna considerare diversi fattori.
Tra questi, troviamo allergie al pelo del gatto, deiezioni, sporcizia e ciuffi di peli lasciati in giro, aggressività, rottura di oggetti e altro ancora. Il processo viene avviato da un avvocato, presentando richiesta al tribunale civile competente. La causa civile determina poi l’ammontare del danno causato dal micio, e quindi si calcolano tutte le spese da risarcire alla vittima.
Tra l’altro, oltre al risarcimento, si possono denunciare anche reclami specifici, come ad esempio l’accusa di stalking. Il reato di stalking avviene quando i danni del felino sono ripetuti nel tempo, e tra questi rientrano anche stati di paura e di ansia, se il gatto è aggressivo e rischia di fare del male a persone, come ad esempio ai bambini piccoli.
La Cassazione dichiara il reato nel caso in cui l’animale influenza negativamente la quotidianità di un individuo. La pena prevista per questa violazione può anche arrivare alla detenzione da 1 a 6 anni. Certo, difficilmente si arriva a conclusioni del genere, a meno che non si abbia una tigre in giardino, libera di aggredire tutto il vicinato. È importante, comunque, stare attenti ai propri animali, e cercare di evitare ogni disguido con i propri vicini di casa.