In Italia soffiano numerosi venti, ciascuno con le proprie caratteristiche e in zone diverse del Paese. Scopriamone nomi e particolarità.
Uno degli elementi atmosferici spesso sottovalutati è il vento. In Italia ne soffiano diversi, alcuni incastonati per sempre nella memoria perché protagonisti di celeberrime poesie, come “Il Vento” di Pascoli o “San Martino” di Carducci, col suo Maestrale sotto cui “urla e biancheggia il mare”.
Ma quali sono, di preciso, i venti che spirano sul nostro Belpaese, e che riusciamo ad utilizzare per ricavarne energia eolica, sempre più in espansione? E quali sono le loro caratteristiche? Scopriamolo insieme!
Il Ponente autunnale annuncia bel tempo
Cominciamo col dire che in Italia soffiano otto venti diversi, ovvero: libeccio, ponente, grecale, tramontana, maestrale, levante, ostro, scirocco. Geograficamente, soffiano da punti cardinali differenti. La loro provenienza ci è indicata da uno strumento diagrammatico che si chiama appunto Rosa dei Venti.
In base alla direzione da cui arrivano sono freddi o caldi, e portano caldo o freddo in base alla stagione.
Iniziamo con il Levante. E’ un vento fresco-umido, e soffia da est. Tra tarda primavera e estate può anche essere secco, mentre in autunno può portare mareggiate e burrasche, soprattutto sulle isole minori del Tirreno.
Da sud, invece, soffiano Scirocco e Ostro. Sono di origine desertica, arrivano da Libia e Tunisia, e sono caldi e molto secchi. Tuttavia, sorvolando il Mediterraneo, si caricano di umidità, portando poi temporali e piogge sulle nostre coste. Soffiano perlopiù tra marzo e maggio, e in autunno. La variante primaverile può portare in Sicilia anche temperature oltre i 30 gradi.
Al contrario, da nord e nord-est soffiano Grecale e Tramontana, tipici venti freddi, principalmente invernali ma che possono soffiare durante tutto l’anno. Abbassano fortemente le temperature, e portano raffiche. Il Grecale è gelido e secco, mentre la Tramontana non soffia solo con cielo coperto, ma anche con cielo sereno.
Il già citato Maestrale nasce nella valle del Rodano, nel sud della Francia, come vento impetuoso e tocca prima Corsica e Sardegna per poi arrivare sulle coste dell’Italia centro-meridionale.
Se porta aria artica dal nord Atlantico può causare freddo e nevicate anche a bassa quota, sia sulle sponde tirreniche che in Sardegna. D’estate, invece, mitiga il caldo e porta aria secca e fresca. Dura da 2 a 4 giorni e spesso causa mare in burrasca.
Proprio sulle coste tirreniche soffia spesso il Libeccio, da sud ovest. D’estate l’arrivo del Libeccio indica a sud o a est alta pressione, ovvero bel tempo. Di riflesso, invece, a nord ovest comporta bassa pressione, ovvero maltempo e perturbazioni.
Può arrivare a soffiare fino a 100 km/h sul tirreno. D’inverno soffia spesso contemporaneamente a perturbazioni dall’Atlantico che vanno da ovest verso est, portando umidità e piogge.
Infine, da ovest soffia il Ponente, la tradizionale brezza marina estiva che carezza le coste tirreniche e parte delle isole maggiori. Può avere carattere tempestoso e causare mareggiate nel basso Tirreno e sulle coste occidentali della Sardegna. Ma quando arriva, nei mesi autunnali e invernali, dopo una perturbazione fredda, annuncia il ritorno del bel tempo. E ora che conosci quali sono i venti che soffiano in Italia, scopri perché si chiamano così!