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La città galleggiante che ospiterà 40.000 persone, il progetto

Un importante progetto sta interessando il mondo e ci fa dubitare sulle sorti del nostro futuro. Cosa dovremo aspettarci da questa città galleggiante?

scritta future – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Dogen City, ne hai mai sentito parlare? Trattasi nello specifico di un progetto che nonostante sia ancora agli albori sta facendo letteralmente discutere. Il motivo? A quanto pare è accusato di essere n0n solo troppo ambizioso ma che sgancia alcune perplessità su questo progetto che alcuni definiscono pericoloso.

Ma la domanda che ci si pone di frequente è: perché? Cosa si cela dietro questa iniziativa? Sono numerosi i commenti apparsi sui social atti a a dire la propria sull’argomento e trapela un’assenza di fiducia nonché perplessità sull‘utilità di vivere in una città galleggiante. E tu cosa ne pensi? Prima di esprimere un parere però, ecco nel dettaglio cos’è Dogen City.

Dogen City, la città galleggiante prevista in progetto

Dogen City strutture sull’acqua – Instagram – OrizzontEnergia.it

Il progetto giapponese ha per oggetto una città galleggiante abitata da 40.000 persone, considerata come un’Arca di Noè.  Progettata dall’azienda N-Ark, ha previsto un design tale da resistere alle condizioni meteorologiche estreme. Già da queste foto possiamo appurare i tipi di strutture; l’anello abitabile che protegge la città dagli tsunami, con spazi stratificati per il cibo e le infrastrutture.

Sotto il livello del mare, c’è un centro dati che detiene il sistema operativo della città nonché di molti servizi medici. E poi non mancheranno le strutture flessibili che si muovono nella baia interna, ma questo tiene conto delle esigenze della popolazione.

Gli esperti suggeriscono inoltre che la città galleggiante sarà autosufficiente per quanto riguarda il settore energetico, alimentare e sanitario. Le 40.000 persone sono così ripartite; 10mila residenti e 30mila visitatori al giorno. Una soluzione a quanto pare da attuare dato che le città costiere saranno sommerse dall’acqua, diretta conseguenza del riscaldamento globale. 

città galleggiante – Instagram – OrizzontEnergia.it

Nonostante ancora possiamo vedere parti del progetto – dalle foto sopra allegate – si spera di trasformarlo in realtà e concludere il progetto nel 2030. Le perplessità sono ancora tante ma si pensa che Dogen City possa davvero fare la differenza nel rappresentare un importante tentativa di adattarsi a due pieghe sociali de nostri tempi, quali appunto i cambiamenti climatici e l’innalzamento del livello del mare.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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