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Sciroppo di piantaggine, come realizzarlo in casa e perché adoperarlo

Vieni a scoprire come realizzare lo sciroppo di piantaggine e soprattutto ti sarà utile capire perché è così importante per il nostro organismo. 

piantaggine fresca foglie – Pixabay – OrizzontEnergia.it

La Natura ci riempie di doni che non sempre riusciamo a coglierne la sua potenzialità. Tra questi non rientra certamente la piantaggine, dato che ha trovato nel tempo un costante spazio per quanto riguarda la fitoterapia, nota per le sue proprietà benefiche sul nostro organismo. Ma andiamo per ordine e poniamoci la prima domanda cos’è la piantaggine?

Bene, è una pianta che cresce spontaneamente nei prati ma la possiamo trovare anche nelle aiuole e  per strada. Già nel lontano Medioevo tale piante era un rimedio super per curare i calli e le vesciche sui piedi dei viandanti, i quali dopo aver fatto lunghissimi tragitti, trovavano sollievo in questo trattamento. Ma non è tutto qui.

Prova a fare in casa lo sciroppo di piantaggine, ti sarà utile

piantaggine bio – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Sono numerose le proprietà della piantaggine e vanno decisamente oltre quelle che concernono solo la cura della pelle. E’ stato infatti dimostrato come la piantaggine eserciti sul nostro organismo anche delle proprietà espettoranti ed antiinfiammatorie, va da sé quindi trovare il modo perfetto per ottimizzarne l’uso. Prendi quindi le sue foglie, potrai ottenere in casa – nei modi che adesso sveleremo – uno sciroppo super per curare tosse e raffreddore.

Ma non pensare che sia difficile realizzarlo, bastano infatti solo quattro ingredienti che sono: 300 gr. di foglie di piantaggine (meglio se quella primaverile),  1 limone bio, 1 litro di acqua e 500 grammi di zucchero.  Per prima cosa fai bollire la piantaggine e la lasci raffreddare. Il giorno dopo filtra l’acqua ed aggiungi il limone tagliato a fette e lo zucchero, fai bollire per altre due ore.

rimedio per combattere la tosse – Pixabay – OrizzontEnergia.it

A questo punto non ti resta che versare lo sciroppo sulle ampolle di vetro e una volta tappati, occorre sterilizzarli in acqua bollente per 15 minuti. Se desideri avere uno sciroppo piu’ denso, basterà aggiungere mucillaggine di malva o pectina. La funzione della seconda ebollizione è quella di dare allo zucchero la possibilità di amalgamarsi meglio per ottenere uno sciroppo più denso. Un ottimo rimedio per combattere i malanni stagionali in tutta dolcezza, dato che potete mettere 1 kg di zucchero anziché 500 grammi come detto sopra.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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