Ogni estate è sempre la stessa storia, sono frequenti i blackout energetici in tutta la penisola e nel mondo, ma perché in questo periodo si verificano così spesso?
Quando arriva il caldo, il copione si ripete. Stranamente, incomincia la scia di blackout in tutta la penisola, da nord a sud, ma come mai? Di solito, quando va via la luce, si pensa sempre a un violento temporale invernale, un acquazzone, una nevicata e al forte vento. E invece, i cali di energia accadono maggiormente durante il periodo estivo, quando si raggiungono i picchi di caldo.
Probabilmente, è a causa di maggiore consumo di energia, sia nelle abitazioni private che negli edifici pubblici. Le temperature elevate costringono ad accendere i condizionatori, generando una richiesta eccessiva nella rete elettrica. Ed ecco che accadono queste interruzioni temporanee, spesso solo di pochi secondi, in alcuni casi, però, capaci anche di creare grossi disagi.
Blackout energetici frequenti durante l’estate, la causa maggiore
I blackout in Italia, e così in Europa, derivano dal fatto che si porta al limite della capacità il sistema di produzione e distribuzione dell’elettricità. Tra l’altro, bisogna sapere che la capacità del sistema di soddisfare i picchi di domanda energetica è davvero limitata. È limitata per via della chiusura di numerose centrali inquinanti, che dalle fonti fossili fornivano energia.
L’adeguamento a un industria Green e sostenibile, comporta questa serie di problematiche, che prima o poi bisognerà risolvere, dato che ancora non si sta investendo a sufficienza nei sistema di accumulo. Che poi, come abbiamo visto in questo articolo, nonostante la transizione ecologica stia proseguendo, seppur a rilento, è difficile rinunciare all’energia ricavata dalle fonti fossili.
Ogni estate la storia di ripete, il largo utilizzo dei condizionatori per rinfrescare gli ambienti, compromette la sicurezza del sistema elettrico. Sicuramente, un disagio per tutti i cittadini. Alcuni blackout, poi, durano anche svariate ore, mettendo in ginocchio determinate aree. Come affermano gli esperti, questi disagi saranno sempre più frequenti.
Questi problemi sono destinati ad aumentare per due motivazioni. La prima, l’abbiamo accennata, bisognerà adeguare tutta la rete elettrica alla transizione energetica e alla potenza di energia prodotta dagli impianti Green. Ad oggi, le nostre infrastrutture non sono ancora adeguate. La seconda motivazione riguarda i cambiamenti climatici.
I cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature sul pianeta costringeranno sempre più persone a dotarsi di impianti di raffreddamento. Significa che i condizionatori si moltiplicheranno, causando accumuli di energia nei giorni più bollenti, e sempre meno persone resisteranno al caldo afoso, anche quelle che lo sopportano meglio.
L’Europa meridionale, purtroppo, si sta avvicinando a una condizione climatica tropicale. Lo stiamo notando da qualche tempo, con umidità alle stelle, violenti temporali improvvisi, temperature elevate. I blackout europei assomigliano molto a quelli che si verificano ad esempio in India, in Indonesia, e in tutti i paesi del sud est asiatico, soggetti a continue interruzioni di corrente a causa dei miliardi di condizionatori accesi in contemporanea da altrettanti miliardi di individui.