Una nuova frontiera della produzione energetica è già nell’aria, in tutti i sensi! Sta succedendo adesso
Mentre sui tetti delle case emergono con sempre maggiore frequenza i riflessi neri dei pannelli fotovoltaici, la scienza è già pronta ad abbracciare una nuova tecnologia in grado di produrre energia elettrica. Sul fronte della produzione energetica, soprattutto in Italia, c’è bisogno di risposte urgenti, questa volta, tuttavia, sono stati gli ingegneri dell’università del Massachusetts a rivelare un nuovo affascinante sistema di produzione energetica. La nuova fonte scelta per operare tale produzione e ancor più inesauribile del sole, ed è rappresentata dall’aria stessa e dall’umidità in essa contenuta.
Dall’umidità dell’aria all’energia elettrica, un nuovo studio rivoluzionario sta prendendo piede
Seppur l’energia solare è quella eolica sono fonti formidabili nella lotta alle emissioni di carbonio, queste fonti conservano un tallone d’Achille piuttosto evidente, rappresentato dalla loro natura intermittente. I pannelli solari, infatti, non brillano di notte o sotto una spessa coltre di nubi, mentre le turbine eoliche restano immobili sotto una certa soglia di vento.
L’aria che respiriamo, invece, è una presenza costante e sembra nascondere un potenziale finora inesplorato. Gli ingegneri dell’università del Massachusetts, guidati dal ricercatore Jun Yao, hanno infatti scoperto come sia possibile sfruttare l’umidità dell’aria come fonte continua di produzione di energia. L’ultimo studio ha infatti rivelato come, quando una superficie è strutturata adeguatamente, con microscopici fori di dimensioni inferiori ai 100 nanometri, possa sviluppare un rivoluzionario fenomeno chiamato “effetto generico Air gen”.
Secondo l’ingegnere a capo del progetto, l’aria rappresenta un oceano di energia elettrica, una nuvola infinita di goccioline d’acqua microscopiche sulle quali è presente una carica elettrica. I fulmini sono un esempio maestoso della presenza di questa energia e proprio studiando questi fenomeni gli ingegneri hanno replicato, in miniatura, una nuvola artificiale in grado di raccogliere e utilizzare l’energia in modo continuo.
Il funzionamento di questa tecnologia è frutto di un vero capolavoro di fisica e ingegneria, e il funzionamento di tale tecnologia, in parole semplici, è derivato dalla capacità dell’aria di percorrere questi fori microscopici e durante il suo passaggio fa sbattere le molecole di acqua in essa presenti lungo i bordi, creando uno squilibrio di carica simile a quello che solitamente si crea all’interno di una nuvola, generando quasi per magia elettricità.
Ovviamente siamo solo nelle prime fasi di studio di questa sensazionale tecnologia, ma senza ombra di dubbio il potenziale dietro questa scoperta è enorme. Non sarebbe impossibile immaginare un futuro prossimo in cui i pannelli fotovoltaici potrebbero essere sostituiti da particolari pannelli in grado di produrre energia in maniera alternativa e continua, al di là delle condizioni climatiche del luogo, favorendo una produzione quasi illimitata e risolvendo i problemi attuali di approvvigionamento energetico.