L’Italia punta sempre più sulle energie rinnovabili, tanto che impianti solari ed eolici sono in aumento, eppure le fonti fossili non diminuiscono.
La transizione Green procede, seppur lentamente, in tutta Europa e nel resto del mondo. Anche in Italia, si stanno prendendo provvedimenti per eliminare le fonti fossili, puntando sulle energie pulite. Non a caso, anche se siamo indietro rispetto a molti altri paesi europei, negli ultimi quattro anni abbiamo dato un’accelerata, tanto da investire sulle rinnovabili il doppio degli altri.
Secondo le stime europee, negli ultimi tempi l’Italia ha raggiungo il secondo posto, subito dopo la Svezia, per gli investimenti sulle fonti green. Tutto bene, dunque? In realtà, è qui che si nota una contraddizione. Anche se il passo verso le fonti rinnovabili è stata accelerato, con l’aumento di parchi solari e di impianti eolici, le industrie che sfruttano le fonti fossili non diminuiscono. Per quale motivo?
Perché le fonti fossili non diminuiscono nonostante l’aumento degli impianti eolici e solari
Nel 2022 c’è stato il record di installazione di impianti solari ed eolici, tuttavia, le fonti fossili sono ancora lì, sfruttate dalle industrie italiane e anche straniere. Secondo il report annuale fornito dalla Statistical Review of World Energy, ci sarebbe ancora un esorbitante 82% di energie fossili sfruttate, percentuale che non riesce a diminuire, in tutto il mondo.
Significa che non solo l’Italia ha diversi problemi nel far combaciare passato e futuro, quindi energie inquinanti ed energie pulite, ma si tratta di un problema comune sul pianeta. Gli obiettivi discussi nell’Accordo di Parigi, quindi, sembrano sempre più lontani. E pensare che si era stabilito di raggiungere il 50% delle energie fossili già da quest’anno. E invece, le emissioni sono nuovamente aumentate.
C’è qualcosa che non quadra, perché le capacità solari ed eoliche hanno subito un record di crescita globale. Eppure, l’Energy Insitute avverte di questa tendenza negativa. L’incremento di energia fossile è aumentano del 3% rispetto al periodo pre pandemico. Ma non solo, perché tra il 2021 e il 2022 c’è stato un balzo del 5,5%, probabilmente dovuto alla guerra in Ucraina.
La guerra sta rallentando la transizione ecologica, eppure sembra un paradosso, perché si è investito tantissimo nel Green, proprio per evitare le dipendenze dalle materie prime importate dall’esterno. La verità è che siamo ancora troppo dipendenti dalle energie fossili, e ciò non va bene, ma evidentemente il passaggio al Green non è così semplice come potrebbe sembrare.
Ogni anno, le emissioni globali di gas serra continuano a crescere, aumentando dello 0,8%. Una crescita che bisogna assolutamente contrastare. Al momento, l’Accordo di Parigi sembra saltare. Come afferma Juliet Davenport, presidente dell’Energy Institute, la verità è che le singole nazioni non si stanno impegnando come dovrebbero, e probabilmente non lo faranno fino a quando le materie fossili non saranno completamente esaurite.