Un faro per il mondo che nasce da un remoto paesino belga, è incredibile quanta energia è in grado di passare per l’impianto!
Nel cuore d’Europa è una piccola cittadina belga ad emergere come un faro d’innovazione nel campo dell’energia rinnovabile. Lessines, un comune con meno di 20.000 abitanti, è diventato improvvisamente un protagonista assoluto nel settore dell’energia grazie alla realizzazione del più grande impianto di stoccaggio presente su tutto il continente. Questo impianto non ha storia lunga, essendo stato inaugurato solo lo scorso dicembre, ma rappresenta già una pietra miliare nel cammino verso l’adozione di fonti energetiche sostenibili per il nostro pianeta.
La vera forza della struttura di Lessines è la sua straordinaria capacità di stoccaggio, con 40 batterie Megapack prodotte direttamente dall’azienda Tesla. Queste potenti batterie hanno sostituito un obsoleto generatore che risaliva addirittura alla seconda guerra mondiale, creando un netto spacco tra passato e futuro e ridisegnando il modo in cui l’energia viene distribuita.
L’impianto è in grado di erogare fino a 50 Mw, ma ha una capacità di riserva straordinaria, che raggiunge i 150 Mw/h. Sebbene Tesla sia stata in grado di realizzare un impianto ancor più capiente a Pillswood, nel Regno Unito, con una capacità di 196 Me/h, l’impianto belga detiene comunque un primato per quel che riguarda l’Europa.
A rendere questo impianto davvero unico sono le batterie prodotte da Tesla, unità in grado di immagazzinare energia a livello commerciale ed industriale. La tecnologia agli ioni di litio presente nelle batterie Megapack è in grado di immagazzinare oltre 3 Me/h di energia, rendendo una singola batteria in grado di fornire corrente ad oltre 3500 abitazioni in contemporanea per un’ora.
La forza di queste batterie non è solo la loro potenza, quanto la loro durata, garantita dall’azienda di Elon Musk per oltre 20 anni. La vera importanza di questo impianto è proprio l’immagazzinamento, visto che l’ostacolo naggiore derivato dall’adozione di energie rinnovabili, come il solare o eolico, risiede nell’incapacità di tali impianti di generare energia in modo costante. Per sfruttare al meglio le energie rinnovabili, vi è quindi bisogno di impianti di accumulo importanti, in grado di ridurre al minimo il bisogno di energia prodotta da fonti non rinnovabili.
In questo senso l’impianto di Lessines è davvero innovativo ed è uno dei fari in grado di contribuire significativamente alla stabilizzazione della rete di tutta la sua nazione. Immagazzinando l’energia in eccesso, questo impianto sarà in grado di di rilasciarla durante i periodi di maggior richiesta, oppure quando le condizioni climatiche ridurranno la produzione diretta di energia. Questo non solo migliorerà l’efficienza della rete ma rappresenterà un passo avanti considerevole nel raggiungimento di obiettivi importanti di sostenibilità ambientale.
È proprio per questo che l’impianto belga è un simbolo di svolta nel settore energetico europeo, un impianto che andrebbe osservato e riproposto in tutte le nazioni per un futuro di sostenibilità davvero efficiente. La buona notizia è che vi è una consapevolezza sempre maggiore dell’importanza di affrontare i cambiamenti climatici e di promuovere l’autoproduzione energetica in tutto il mondo, ed impianti come quello di Lessines testimoniano un futuro più pulito davvero possibile, unendo lo sviluppo tecnologico al bisogno di rispetto dell’ambiente circostante.