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Combattere la fame ed il cambiamento climatico coltivando alghe, lo studio

È possibile combattere la fame ed il cambiamento climatico con delle sole alghe? Secondo uno studio, sì. Scopriamo di più a riguardo.

Alghe verdi bagnate – Pexels – orizzontenergia.it

La fame nel mondo e il cambiamento climatico sono due delle sfide più urgenti che l’umanità deve affrontare oggi. Secondo le stime delle Nazioni Unite, oltre 690 milioni di persone nel mondo soffrono di malnutrizione cronica, mentre il cambiamento climatico continua ad accelerare con effetti devastanti sull’ambiente.

Questi problemi sono strettamente interconnessi e richiedono soluzioni innovative che possano affrontarli simultaneamente. La scarsità di risorse alimentari è uno dei principali fattori che contribuisce alla fame nel mondo. La crescente popolazione mondiale richiede sempre più cibo, ma le pratiche agricole tradizionali spesso si scontrano con limiti di produzione eccessivi e danni all’ambiente.

Inoltre, il cambiamento climatico sta compromettendo ulteriormente la sicurezza alimentare, con fenomeni estremi come siccità, inondazioni e ondate di calore che colpiscono le colture e i sistemi alimentari. È evidente che occorre adottare approcci sostenibili per garantire la produzione alimentare e mitigare gli impatti ambientali negativi.

L’utilizzo di alghe per affrontare la fame e il cambiamento climatico

Alghe sulla subbia – Pexels – orizzontenergia.it

Un’opzione promettente per affrontare la fame e il cambiamento climatico potrebbe essere la coltivazione di alghe. Secondo uno studio recente pubblicato su Focus.it, le alghe possono giocare un ruolo fondamentale nel fornire soluzioni innovative e sostenibili a entrambi i problemi.

Le alghe sono organismi fotosintetici che possono crescere rapidamente in ambienti acquatici e terrestri, richiedendo poche risorse e generando una quantità significativa di biomassa. Possono essere coltivate in diverse forme, tra cui alghe marine e di acqua dolce.

Alga bruna in acqua – Pexels – orizzontenergia.it

Sono ricche di nutrienti essenziali come proteine, carboidrati, vitamine e minerali, rendendole un alimento altamente nutriente per gli esseri umani. Inoltre, le alghe possono essere utilizzate per produrre biocarburanti, fertilizzanti e materiali bioplastici, offrendo delle alternative sostenibili a delle risorse non rinnovabili e contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Oltre ai benefici nutrizionali e ambientali, la coltivazione di alghe può anche contribuire alla sicurezza alimentare in aree con scarse risorse idriche o terreni limitati per l’agricoltura tradizionale. Le alghe possono essere coltivate in vasche di coltura o impianti di acquacoltura, richiedendo meno acqua e spazio rispetto alle colture tradizionali. Questa forma di coltivazione può offrire opportunità economiche e occupazionali per le comunità locali, favorendo così lo sviluppo sostenibile e la resilienza.

Federica Pichierri

Classe 1994, nata a Bari. Sono una studentessa di Fisica poiché da sempre ho una passione per la scienza e la medicina. L’altra mia passione che non mi ha mai abbandonata è stata quella della scrittura, motivo per cui il mio obiettivo sarebbe quello un giorno di poter scrivere di scienza. Amo viaggiare e scoprire la cultura culinaria dei posti che visito e mi piacerebbe trasformare queste mie passioni in lavoro.

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