È possibile generare corrente elettrica utilizzano un frutto, l’azienda PCE Instruments affronta l’esperimento con un limone.
La frutta, lo sappiamo, è alimento essenziale per il nostro organismo, ricca di proprietà benefiche, composta da vitamine, minerali e acqua, tutti nutrienti essenziali per la salute. Tuttavia, la frutta è in grado di generare corrente elettrica, sembra assurdo, eppure è così. L’esperimento condotto dalla società PCE Instruments e guidato da Julian Gebhardt lo dimostra.
Questi esperimenti stanno dando ottimi risultati, magari, in futuro, riusciremo davvero a ricaricare un dispositivo mobile utilizzando un semplice frutto. Ma vediamo come funziona, prendendo spunto dal canale YouTube della PCE Instruments IT. Per prima cosa, si prende un frutto, nel caso specifico, un limone, forte del suo succo acido, dal sapore pungente, e così ricco di benefici, e poi lo si taglia in due metà.
L’esperimento che mostra come generare corrente elettrica utilizzando un frutto
Ci si munisce di due elettrodi, uno di rame e l’altro di zinco. Attraverso lo scambio di elettroni, si genera una tensione. Per ottenere una specie di batteria elettrica con il limone, si inseriscono entrambi gli elettrodi nel frutto, nella stessa metà. I due metalli devono essere ad almeno un centimetro di distanza per garantire la reazione. Dunque, si collega un multimetro digitale per controllare la tensione generata.
Il polo positivo si collega all’elettrodo di rame e il polo negativo all’elettrodo di zinco. Il multimetro segnala che con solo mezzo limone, scaturisce un’energia di circa 1 volt. Una corrente elettrica leggera, ma che si potrebbe utilizzare per accendere una piccola lampadina. Ciò che succede è davvero incredibile, il limone ha convertito l’energia chimica in energia elettrica. Possiamo sperimentare anche direttamente casa, sfruttando frutti e oggetti comuni.
Si crea un piccolo flusso di elettroni tra i conduttori di rame e di zinco, generando una leggera tensione. Ma gli elettrodi, da dove vengono? L’acido del limone funge da elettrolita. Se si collega una lampadina ai metalli conficcati nel limone, questa si accende. Ciò significa che c’è un flusso di elettroni attraverso il limone, che passa poi alla lampadina, generando una tensione. Ma il limone è solo uno dei tanti frutti che riesce a generare tensione.
Ogni frutto, infatti, può generare energia elettrica differente. Qual è quello che genera maggiore tensione? La PCE ha affrontato l’esperimento utilizzando i frutti più comuni, come uva, banana, kiwi, mandarino, mela e molti altri. Cosa è risultato? Tutti i frutti generano circa la stessa tensione, la mela però è in testa, seguita dal kiwi. Se si collegano più frutti, la tensione aumenta, generando maggiore energia.