A volte siamo in grado di stupirci di noi stessi, dopo la quasi estinzione arriva la prima notizia positiva dall’Australia
Sempre più spesso le notizie riguardanti la natura portano a malinconia e senso di sopraffazione, la mano dell’uomo è sempre più pesante negli equilibri degli ecosistemi ma in questa panoramica sembra esserci spazio anche per notizie in grado di riaccendere la speranza. L’ultima è quella dell’arrivo di tre piccoli diavoli della Tasmania, questi affascinanti marsupiali carnivori sono di estrema importanza nel territorio dell’Australia occidentale, un territorio dove di fatto questi animali erano scomparsi da oltre tremila anni. Questa terra ostile, che questi marsupiali chiamavano casa, è però tornata ad ospitarli e addirittura a far aumentare la loro popolazione, testimoniando l’infinito potere resiliente della natura.
Tutto è iniziato nel 2020, quando un gruppo di 11 diavoli della Tasmania adulti fu rilasciato in un santuario dell’Australia occidentale. Questo piccolo passo ha segnato una svolta in un futuro in cui l’obiettivo è quello di dare alla natura il suo equilibrio, in questo caso perso da oltre tremila anni, dopo la morte dell’ultimo diavolo della Tasmania selvatico su queste terre.
Il progetto non è stato privo di intoppi e preoccupazioni ma la specie sembra che sia stata introdotta con successo, in un luogo che una volta chiamavano casa. La speranza di una reintroduzione effettivamente riuscita è arrivata con la scoperta che una delle femmine, di nome Lisa, aveva dato alla vita tre cuccioli in perfetta salute. In questa fase, tuttavia, nulla è lasciato al caso, con i ranger del santuario impegnati giorno e notte nel monitoraggio della famiglia.
L’importanza del diavolo della Tasmania in questo ecosistema è elevatissima, questi marsupiali carnivori svolgono un ruolo chiave nel mantenimento dell’equilibrio ambientale attraverso la caccia ad animali non nativi come gatti selvatici e volpi, ma anche nel ridurre le popolazioni di ratti.
Un altro aspetto notevole che sottolinea l’importanza di questi marsupiali è la loro innata funzione di “spazzini“. Nutrendosi di carogne, infatti, questi animali sono in grado di fornire un’opera di pulizia dell’ambiente dai materiali organici in decomposizione, materiali che potrebbero diventare fonte di malattie.
La nascita di questi tre cuccioli di diavolo della Tasmania rappresenta quindi non solo una vittoria per la conservazione della specie, ma anche un passo avanti per il benessere dell’intero ecosistema dell’Australia occidentale. Questo successo è in grado di ricordarci come il potere delle azioni dell’uomo possa essere determinante per la conservazione e tutela dell’ambiente.