Cambiano le normative europee, mossi passi enormi in favore del benessere degli animali da fattoria
La ricerca della perfetta armonia tra uomo e natura è un fattore sempre più curato negli ultimi anni. Una crescente consapevolezza di quanto sia necessario garantire il benessere animale, anche per sopperire alle necessità dell’uomo, sta prendendo spazio anche a partire dalle alte cariche di governo e ne è la dimostrazione lo sporco appena compiuto dall’UE. Gli animali da fattoria svolgono un ruolo chiave nell’economia agricola, un ruolo che li mette in una posizione di credito per quel che riguarda il loro diritto ad una qualità di vita degna. Per far sì che questi bisogni vengano rispettati è intervenuta anche la stessa commissione europea, con una legislazione articolata ma che ha bisogno ancora di grosse evoluzioni.
Passi avanti verso la cura del benessere degli animali da fattoria, l’UE è stata categorica
Le creature che forniscono nutrimento e sostegno all’industria agricola meritano senza dubbio maggior considerazione. Attraverso un complesso sistema legislativo l’Unione Europea sembra essersi finalmente sforzata nel tessere un filo preciso, che porti a valorizzare il benessere di questi esseri viventi.
Gli animali da fattoria restano esseri senzienti per i quali c’è bisogno di misure valide atte alla salvaguardia della loro dignità. Uno sforzo encomiabile che ha visto un punto di svolta nello scorso 5 ottobre, quando la commissione Europea ha diffuso una panoramica sui risultati raggiunti finora ma anche sulle sfide aperte per il futuro.
Un documento denominato “controllo di adeguatezza” è la prima pietra miliare nel processo di revisione delle vecchie normative. Questo documento è frutto di un minuzioso esame di diversi atti legislativi, che si avvale di una vasta analisi di documenti e consultazioni, mirate a coinvolgere le aziende agricole in un processo di salvaguardia del benessere animale più profondo.
Questa divisione ha purtroppo messo in luce alcune criticità, quel che emerge è che, pur avendo ridotto l’uso di antibiotici, sono state evidenziate ancora molte lacune presenti nell’allevamento e dovute alla mancanza di specifici requisiti di benessere per animali come, ad esempio, le bovine da latte.
Nonostante siano stati fatti diversi passi avanti, il cammino verso una tutela del benessere degli animali da fattoria e ancora lungo, ma proprio per questo è necessario un impegno congiunto delle istituzioni. In questo ambito l’Europa sta muovendo i propri passi, costruendo un intricato mosaico di normative sempre in evoluzione.
Una sfida senza dubbio affascinante nella tutela del benessere degli animali da fattoria, nonostante questo tema resti comunque complesso visto che si intreccia con questioni economiche, etiche e sociali. Purtroppo siamo ancora lontani dal raggiungimento di un comportamento globale davvero etico nei confronti di questi animali, ma è importante che i cittadini e gli allevatori collaborino con il supporto delle istituzioni verso il raggiungimento di un obiettivo comune.
Un futuro in cui il benessere degli animali da fattoria non sia soltanto un ideale è sicuramente raggiungibile, una realtà concreta che non va sottovalutata e che speriamo possa trovare compimento quanto prima.