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Un fiume di sangue in Antartide, cosa succede

Quello che sta accadendo in Antartide ha lasciato senza parole gli scienziati di tutto il mondo, è assurdo!

Antartide ghiacciaio (Foto pixabay)-Orizzontenergia.it

Le meraviglie della natura sono in grado di lasciarci ogni giorno senza parole, anche in una regione remota come l’Antartide, in cui il manto nevoso abbraccia il ghiaccio in una morsa che sembra immutabile ed eterna. In uno dei ghiacciai più antichi di questa landa desolata, il ghiacciaio Taylor, sta avendo luogo un fenomeno che da oltre un secolo lascia gli scienziati affascinati, quello delle cosiddette “Cascate di Sangue”. Questo nome particolare nasce dalla stupefacente colorazione rossa che sembra sgorgare dalle profondità del ghiacciaio, un contrasto talmente marcato con il bianco immacolato circostante che evoca proprio l’immagine di un fiume di sangue che scorre nella desolazione circostante.

Dal 1911 le Cascate di Sangue stupiscono gli scienziati, ma cosa rende possibile questo fenomeno?

Antartide montagne (Foto pixabay)-Orizzontenergia.it

Queste cascate particolari furono osservate per la prima volta nel lontano 1911 dal geologo britannico Thomas Taylor, fin da subito lo scienziato ne rimase impressionato, talmente tanto da attribuire loro l’appellativo di “Blood falls”. Per oltre 100 anni questa straordinaria esternazione della natura ha suscitato la curiosità di esperti di tutto il mondo, che si sono avventurati nonostante le aspre condizioni dell’Antartide, solo nella speranza di poter assistere al fenomeno con i propri occhi.

Diverse teorie si sono susseguite negli anni, con ipotesi che spaziavano dalla presenza di minerali nell’acqua fino a quella della presenza di particolari alghe in grado di dare quella colorazione distintiva. Da un recente studio, portato avanti la ricercatore Ken Livi, è tuttavia venuto fuori il vero motivo della particolare colorazione del ghiacciaio.

Analizzando campioni di acqua provenienti dalle Cascate di Sangue, è stato possibile evidenziare la presenza di minuscole nano sfere ricche di ferro, sfere talmente piccole da avere proprio le dimensioni di un globulo rosso umano. Queste nanofere erano accompagnate da un insieme di molti altri elementi tra i quali calcio, silicio, alluminio e sodio.

La caratteristica più particolare che Livi sottolineò fu la mancanza di una vera e propria struttura cristallina, un particolare davvero significante, visto che differenziava queste nanosfere dagli altri minerali. Fu proprio la mancanza di una struttura cristallina a suggerire allo scienziato che l’origine della colorazione non risiedesse nei minerali stessi, ma in qualcosa di completamente diverso.

Antartide oceano (Foto pixabay)-Orizzontenergia.it

Secondo il ricercatore, queste nanosfere potrebbero essere legate a microrganismi che in passato trovarono rifugio nelle acque salmastre del ghiacciaio, ceppi di batteri di milioni di anni fa, batteri che potrebbero avere degli omologhi in altri ambienti esterni o persino su altri pianeti del sistema solare.

Un ritrovamento che sembra essere quindi particolarmente importante, visto che potrebbe avere implicazioni di vasta portata per la comprensione dei microrganismi presenti anche fuori dal pianeta Terra, dato che le condizioni dell’Antartide possono essere paragonate a quelle di pianeti come Marte.

Dopo le ultime scoperte è ancor più difficile non restare impressionati dalle Cascate di Sangue, espressione di un vero capolavoro naturale lungo millenni che, dopo oltre un secolo di interrogativi, ha dato risposte nuove, risposte in grado di aprire gli orizzonti della scienza sulla comprensione del mondo che ci circonda, ma anche di quello che finora non abbiamo ancora veramente esplorato.

Mariano Orlacchio

Mariano Orlacchio nasce a Anzio nel 1990 conseguendo il diploma di maturità scientifica ad indirizzo scientifico tecnologico. Sin da piccolo si appassiona allo sport e alla scrittura. Con gli anni la sua estrema curiosità l’ha portato ad informarsi sempre di più nell’ambito sportivo e nel giornalismo conseguendo il tesserino professionale da pubblicista.

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