La produzione di carne ha un forte impatto sulle risorse del pianeta, ma per il futuro c’è un mutamento silenzioso che sta già avvenendo
Il progresso tecnologico ed industriale è una minaccia silenziosa che si sta insinuando sempre di più nei polmoni del nostro pianeta, proprio a causa di questi processi è, infatti, in atto un forte cambiamento climatico. L’ultimo anno ha visto un’ondata di indignazione generale contro l’inerzia dei governi e delle industrie nel fronteggiare questa crisi, proprio nell’anno in cui si è registrata la temperatura media della terra più alta di sempre.
Questa crescente pressione sta comunque iniziando a far muovere diversi passi verso un futuro più verde, ma tali azioni non possono sicuramente essere realizzate esclusivamente attraverso politiche e provvedimenti governativi, è infatti nelle mani di ogni singolo individuo la possibilità di compiere scelte in grado di modellare il futuro ed abbassare le emissioni.
Tra i tanti argomenti toccati per quel che riguarda le evoluzioni per un futuro maggiormente sostenibile, nel corso dell’ultimo anno il focus si è sposato sul legame tra l’industria alimentare e il cambiamento climatico. L’allevamento del bestiame è infatti tra le ragioni di maggior rilievo di emissioni di gas serra. Basti pensare che una recente stima ha evidenziato come in un anno potremmo risparmiare al nostro pianeta l’equivalente dell’inquinamento prodotto da 7,6 milioni di automobili, se solo tutti i cittadini degli Stati Uniti rinunciassero a consumare carne per un solo giorno alla settimana.
Un dato che lascia senza parole, evidenziando l’impatto ambientale che l’industria dell’allevamento intensivo può avere sull’ambiente. L’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, conosciuta da tutti con il nome di FAO, ha rilevato che l’industria alimentare nel suo complesso è responsabile di circa un terzo delle emissioni globali di gas serra. Di queste emissioni l’80% proviene, infatti, dalla produzione di carne e derivati animali.
Alla base dell‘inquinamento vi sono gli attuali metodi di produzione della carne che sono accusati non solo dell’enorme quantità di gas serra che generano, ma anche di un pesante consumo di acqua oltre che per gli effetti del disboscamento delle aree forestali.
Oltre a questo, l’industria dell’allevamento intensivo è anche incriminata per la diffusione di diverse malattie infettive trasmissibili all’uomo, testimoniando come la produzione di carne, in termini di utilizzo delle risorse, sia un sistema altamente inefficiente che continua ad avere un impatto negativo sugli ecosistemi.
Uno dei principali inquinanti è il metano, il gas serra per eccellenza che viene prodotto in grande quantità da ruminanti come bovini e ovini. L’ultimo rapporto dell’IPCC ha sottolineato l’importanza dei cambiamenti dietetici come uno dei principali strumenti per ridurre le emissioni di gas serra, il rapporto ha rivelato, infatti, che circa il 25% dei problemi ambientali attuali sono direttamente legati alle nostre abitudini alimentari, abitudini che fortunatamente stanno comunque iniziando a cambiare.
La buona notizia è che la tecnologia sta permettendo agli allevatori di aumentare la capacità produttiva a costi inferiori, abbattendo in parte le emissioni. Nonostante l’aumento della produttività l’industria dell’allevamento intensivo continua però ad avere effetti devastanti contribuendo al cambiamento climatico ed alla deforestazione oltre che all’inquinamento dell’aria.
È emblematico il caso dell’Amazzonia, dove il 91% dei terreni recuperati attraverso la deforestazione è stato utilizzato per i pascoli o per la produzione di mangimi per i ruminanti. Conoscendo questo quadro generale è inevitabile toccare con mano come le nostre scelte alimentari possono avere un impatto enorme enorme sul pianeta.
In questo contesto dovremmo riconoscere come ognuno di noi possa fare la differenza nel raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale di primaria importanza per il futuro. Il nostro pianeta merita che ciascuno di noi faccia la sua parte nel prendere decisioni consapevoli in grado di garantire un futuro migliore per tutti.