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Smartphone e sabbia, le accortezze da avere al mare: cosa succede in caso di contatto

Quando si va al mare, bisogna fare attenzione al proprio smartphone, acqua, sabbia e sole possono danneggiarlo: le accortezze da prendere.

Telefonino e occhiali caduti sulla sabbia (Canva) – Orizzontenergia.it

Finalmente, ci siamo, l’estate è entrata nel vivo e stiamo facendo la conta per le meritate vacanze. Tuttavia, gran parte dei cittadini ha già iniziato a recarsi in spiaggia nel weekend, magari nel mare più vicino, godendosi il sole e la sabbia. Ovviamente, tra gli oggetti impossibile da dimenticare, non solo al mare, ma ovunque si vada, ci sono i telefonini.

I telefonino sono diventati un’estensione del nostro corpo, tanto da rappresentare una dipendenza che può causare anche gravi disturbi. Numerosi studi psicologici lo dimostrano. Eppure, in questi dispositivi c’è tutta la nostra vita. Dunque, anche gli smartphone vengono con noi in vacanza, ma cosa succede se questi entrano in contatto con acqua, sole bollente e sabbia?

Le accortezze da prendere in caso di contatto tra smartphone e sabbia

Ragazza ascolta musica in spiaggia (Canva) – Orizzontenergia.it

Resto dell’idea che, in spiaggia, leggere un buon libro, sia sempre la soluzione migliore. Non c’è nulla di più rilassante che abbandonarsi alla lettura e alla fantasia. Tuttavia, un’occhiata al telefonino, ogni tanto, è impossibile da evitare. Ma se questo cade nella sabbia? Nella maggior parte dei casi, per fortuna non accade nulla di grave, si puliscono i granelli di sabbia e via.

A destare curiosità, e anche disparate teorie complottiste, è il fenomeno che si crea sul retro del cellulare. Se questo cade nella sabbia, infatti, spesso i granelli restano incollati in punti precisi, formando dei disegni. In tempi di complottismo, in rete si sono scatenate numerose teorie, come quella della sabbia magnetica, o dei circuiti interni al telefono per spiarci, ma in realtà, si tratta di un semplice fenomeno fisico.

Ragazza con lo smartphone in riva al mare (Canva) – Orizzontenergia.it

La sabbia si forma attorno alle linee del MegaSafe, che sarebbe la tecnologia che permette di agganciare i vari componenti dello smartphone, tra cui caricabatterie senza fili e batteria esterna. Al loro intero, infatti, ci sono dei magneti, localizzati all’interno della scocca posteriore, che attirano la sabbia e i suoi componenti ferrosi. Per questo motivo, è bene fare attenzione a non far entrare in contatto il telefonino con la sabbia, perché potrebbe danneggiarsi.

Non capita su ogni spiaggia, dipende sempre dal livello di ferrosità, accade soprattutto nelle spiagge che presentano granelli con colorazione scura, dove è maggiore la componente ferrosa. Insomma, occhio a dove si lascia il telefono, senza contare il contatto con l’acqua e, cosa davvero letale, il contatto con i raggi diretti del sole. Il sole cocente è un vero nemico degli apparecchi elettronici, li mandano in tilt, perché li fanno surriscaldare.

Il consiglio è quello di lasciare il telefono all’ombra, magari coperto, all’interno di uno zaino, e di utilizzarlo il meno possibile. Al mare, meglio concedersi un libro, oppure giocare a racchettoni, oppure farsi una bella chiacchierata con gli amici, o rilassarsi mentre si prende la tintarella. A proposito, oltre all’utilizzo di una crema protettiva, essenziale per proteggere la pelle dal sole, dove ci si abbronza meglio, in spiaggia o sugli scogli?

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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