Il futuro dell’ambiente passa dalle innovazioni più stravaganti, l’ultima trovata è quasi geniale!
L’industria del packaging è una di quelle maggiormente responsabili dell’inquinamento ambientale negli ultimi decenni, proprio per questo per il futuro è su questo settore che si è particolarmente in cerca di soluzioni innovative in grado di rispondere all’insaziabile richiesta del mercato. Per la produzione di carta e cartone vengono abbattuti miliardi di alberi ogni giorno, ma per il futuro la speranza di poter dipendere sempre meno dagli alberi per la produzione di imballaggi si fa sempre più viva. L’ultimo ritrovato da un’azienda tedesca sta, infatti, creando un impressionante risonanza, visto che questo innovativo sistema pare in grado di produrre imballaggi utilizzando un materiale ben più comune.
Per quel che riguarda il futuro degli imballaggi la risposta potrebbe arrivare da un’azienda tedesca, la Creapaper. Questa azienda sembra, infatti, vicina alla conquista di un nuovo sistema per la produzione di imballaggi, un sistema finanziato dalla commissione Europea che è volto alla creazione di un materiale da imballaggio che sia maggiormente ecosostenibile.
Il ricorso all’erba come materiale per il packaging potrebbe rivelarsi una mossa altamente strategica, dato che quasi la metà delle 400 milioni di tonnellate di carta prodotte all’anno derivano attualmente dall’utilizzo di legno. La produzione di imballaggi rappresenta, quindi, un consumo notevole di legno, senza contare anche l’uso intensivo di acqua e di sostanze chimiche necessarie per la creazione di questo prodotto prima di divenire carta o cartone.
Di fronte ad una situazione del genere ed ai crescenti costi energetici ed ambientali, l’intera filiera rischia di diventare sempre più insostenibile, ed è proprio per questo che Creapaper ha elaborato una soluzione rivoluzionaria, introducendo le fibre d’erba prodotte mediante un processo meccanico brevettato come nuova risorsa per l’industria della carta.
Questo formidabile materiale potrebbe ridurre i costi delle materie prime dal 50 al 70%, ed inoltre pare adattarsi alle apparecchiature di produzione già presenti nel settore. I prodotti realizzati con queste fibre sono prive di sostanze nocive e quindi potenzialmente utili anche per applicazioni alimentari oltre che per imballaggi ed altro.
L’obiettivo dell’azienda tedesca è quello di utilizzare parte dei finanziamenti ricevuti per questo progetto, finanziamenti da circa 2 milioni di euro, per avviare anche collaborazioni con grandi Marchi e produrre per loro i nuovi imballaggi in erba. Secondo le stime dell’azienda, il materiale in fibra d’erba, ha un potenziale infinito nel diventare la terza fonte di materia prima dell’Industria della carta dopo la pasta di legno e la carta da macero.
La sostenibilità è senz’altro l’aspetto fondamentale di questo tipo di innovazione, per produrre una tonnellata di pasta d’erba sono, infatti, necessari solo 10 litri d’acqua, a fronte dei circa 1.500 litri necessari per la te stessa quantità di pasta di legno. Il progetto, seppur agli inizi, è già avviato verso l’installazione della sua prima linea di produzione di fibre d’erba e prevede di evolversi in modo da rendere questo processo maggiormente espandibile sul territorio.
Riducendo la dipendenza dalle condizioni meteorologiche per la raccolta dell’erba e sfruttando la possibilità di estrazione e commercializzazione di proteine vegetali da questa materia prima, il processo può diventare ancor più sostenibile ed economico. Questa tecnologia, se ben implementata, potrebbe cambiare radicalmente il volto dell’Industria degli imballaggi, rendendola effettivamente rispettosa dell’ambiente e facendo si che migliaia e migliaia di alberi possano continuare ad ossigenare il pianeta anziché finire come inutile spazzatura.