Sono molto più pericolose di quel che pensi e le incontri ogni giorno, è meglio prestare assoluta attenzione!
La nostra penisola è una delle più varie per quel che riguarda la presenza di fauna e flora, uno scrigno di bellezza in cui ogni singolo elemento può comunque nascondere affascinanti e talvolta pericolosi segreti. Tra le meraviglie della natura, infatti, si celano anche molte insidie, non solo nel regno animale, ma anche in quello delle piante. In molti possono non avere idea di quante siano le specie che sembrano innocue, ma che posso in realtà costituire una grossa minaccia per la salute umana. Non stiamo parlando di specie esotiche o introvabili, ma di vegetali che possono crescere spontaneamente anche nel parco sotto casa!
Piante mortali, molte di queste le incontri ogni giorno, è sempre meglio saperle riconoscere
Come già detto in precedenza, anche nella nostra penisola ricca e variegata, i pericoli derivanti dalle piante sono molto comuni. Che siate appassionati di piante o solo amanti delle passeggiate tra i boschi, è fondamentale imparare a riconoscere alcuni tipi erbe pericolose, informazioni che potrebbero diventare essenziali per evitare spiacevoli inconvenienti, soprattutto tra gli amanti del consumo delle erbe spontanee.
Nella lista delle piante più pericolose la Dafne è tra le insidie più comuni da incontrare nei boschi freschi tra i 500 e i 1800 m. L’aspetto di questa pianta è del tutto inoffensivo, ma i pericoli da essa derivati sono molteplici, a partire dalle sue foglie irritanti fino ad arrivare ai suoi frutti rossi che possono risultare addirittura letali se ingeriti.
Nella lista delle piante pericolose troviamo poi il Panace di Mantegazza o Panace Gigante, una pianta infestante che si è diffusa nelle regioni settentrionali in maniera molto evidente. Il nome racconta già molto di questa pianta, un arbusto dall’impressionante statura che può raggiungere addirittura i cinque metri di altezza. Il vero pericolo risiede tuttavia nella sua linfa che, qualora venisse in contatto con la pelle, causerebbe gravi reazioni cutanee fino addirittura a causare la cecità qualora questa linfa finisse sugli occhi.
L’ Aconito Napello è un altro esemplare di pianta davvero pericolosa, una pianta che regala bellissimi fiori blu violacei che nascondono al loro interno uno dei veleni più potenti presenti in natura. Questo veleno è tossico già solo per contatto, ma la sua ingestione è davvero ben più pericolosa, con l’aconitina che sarebbe addirittura in grado di portare alla paralisi cardiaca.
Anche il Bosso comune, una delle piante più utilizzate come siepe ornamentale, è in grado di creare problemi alla salute umana. Questa pianta contiene la bussina, un alcaloide dalle proprietà lassative e purgative in grado di provocare anche vomito e dermatiti. La lista delle piante pericolose comunque è davvero lunghissima e comprende anche lo Stramonio, il Tasso, l‘Oleandro, la Cicuta, il Colchico d’autunno e l’Aatropa Belladonna.
Le insidie derivate da queste piante sono moltissime e vanno dalla paralisi del sistema nervoso causata dall’oleandro, passando alle reazioni violente e letali del colchico d’autunno, spesso confuso per aglio selvatico e portato in tavola. La bellezza della natura può quindi rivelarsi un’arma a doppio taglio che, se da una parte ci regala panorami mozzafiato ed esperienze indimenticabili, dall’altra può nascondere insidie dietro ogni angolo.
Conoscere le piante velenose è quindi un passo importante per poter goderci appieno le meraviglie dell’ambiente che ci circonda, ma ad ogni modo, è sempre meglio stare alla larga da ciò che non si conosce anche durante una semplice passeggiata.