Settima conferenza su Ambiente e Salute, strategie ed obiettivi per evitare milioni di decessi

Settima conferenza su Ambiente e Salute: Europa ed Asia ragionano su come affrontare le minacce ambientali per la salute degli uomini sulla terra

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Locandina della conferenza su Ambiente e Salute (Screen dal web) – – Orizzontenergia.it

Una nuova strategia per cercare di arginare le minacce che quotidianamente si presentano per la nostra salute a causa della crisi climatica ed ecologica. Questo l’obiettivo della settima conferenza su Ambiente e Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità della Regione Europea che si è tenuta nella settimana scorsa a Budapest.

Presenti ministri e delegati di 46 Paesi di Europa ed Asia centrale consapevoli che il legame tra salute, ambiente e possibili minacce per l’uomo è sempre più stretto e dunque va affrontato. Tre i principali fattori che influiscono in modo negativo sulla salute: l’inquinamento, il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. Cosa fare dunque? Vediamo gli esiti della conferenza.

Settima conferenza su Ambiente e Salute: impegni e strategie da attuare

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Ondate di calore (Canva) – Orizzontenergia.it

Le condizioni estreme che si stanno verificando negli ultimi tempi sulla terra sono tra i principali responsabili di milioni di morti che si sono contati negli ultimi anni sul globo. In particolare, sono le ondate di calore ad essere maggiormente mortali, senza dimenticare inondazioni, alluvioni e tempeste che oltre ai decessi portano distruzione a gradi elevati. Non da meno la perdita di biodiversità che riduce la produttività dei terreni e allarga la quantità di malattie che diventano croniche.

I numeri dibattuti nel corso della Conferenza sono allarmanti: 1,4 milioni di persone muoiono ogni anno solo nella regione europea per i fattori di rischio legati all’ambiente, metà dei quali sono legati all’inquinamento atmosferico. Il caldo estremo non è da meno: nella scorsa estate, la più calda mai registrata in Europa, sono venute a mancare oltre 20 mila persone che non hanno retto all’afa.

Ecco allora che la Conferenza ha stilato la Dichiarazione di Budapest nella quale si sono messi nero su bianco gli impegni che i Paesi partecipanti si pongono per contrastare le sfide ambientali e sanitarie che si presentano. Lotta all’inquinamento; conservazione della natura e della biodiversità, accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici, edifici sicuri e salubri uniti alla decarbonizzazione dei sistemi sanitari, a trasporti ad impatto zero e ad una adeguata gestione dei rifiuti. Queste le principali strategie da mettere in campo.

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Strategia net zero (Canva) – Orizzontenergia.it

“La Dichiarazione di Budapest è una tabella di marcia verso il rafforzamento della resilienza climatica, una lotta per il “net zero” prima del 2050, che punta a ridurre le emissioni di combustibili fossili, accelerare l’adattamento, combattere l’inquinamento e proteggere la natura” ha detto Hans Henri P. Kluge, Direttore regionale per l’Europa dell’Oms.

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