Il tuo corpo produce energia elettrica attraverso le lacrime, la trasformazione avviene così

Il nostro corpo è in grado di produrre energia elettrica, ad esempio, le lacrime sono fonte di elettricità: come avviene la trasformazione?

Una lacrima all’angolo dell’occhio (Canva) – Orizzontenergia.it

Tutto, o quasi, produce energia, e ovviamente anche il nostro corpo. Ogni nostra azione, ma anche ogni nostra reazione corporea, genera energia elettrica. Un banale esempio è rappresentato dalle urla. È stato calcolato che, se una persona gridasse con tutta la forza e consecutivamente per 8 anni, 7 mesi e 6 giorni, sarebbe in grado di produrre l’energia sufficiente per riscaldare una moka caffè.

Come qualsiasi essere vivente sul pianeta, anche l’uomo è una macchina che genera energia. Ma quanta energia siamo in grado di creare? Diciamo che, per approssimazione, ogni persona genera una potenza di circa 80 watt, l’energia prodotta in un anno sarebbe di circa 250 kilowattora, cioè un decimo dell’energia elettrica che utilizziamo ogni giorno in casa.

Come avviene la trasformazione delle lacrime in energia elettrica

Atleti in allenamento (Canva) – Orizzontenergia.it

Il nostro organismo necessita prima di energia chimica, per produrre energia elettrica. L’energia chimica viene assorbita attraverso il cibo, quindi con i macronutrienti, come glucidi, lipidi e proteine. La metà dell’energia liberata attraverso il catabolismo dei nutrienti viene dispersa come calore. Il calore del corpo umano si può trasformare in elettricità.

Se ogni giorno, una persona adulta rilascia 3 kilowattora di energia, significa che riuscirebbe a far funzionare una TV per una giornata intera. A tal proposito, il calore umano può essere convertito in energia elettrica, e una ricerca svizzera sta studiando proprio un modo per sfruttarlo nella vita di tutti i giorni. I ricercatori di Zurigo, infatti, stanno cercando un modo per evitare la dispersione di calore, uno spreco che potrebbe essere utilissimo per la conversione in energia.

Attraverso un generatore termoelettrico, il quale sfrutta la differenza di temperatura della pelle con quella dell’ambiente, si cattura energia. Naturalmente, ottenere una quantità di energia sufficiente per il fabbisogno di tutti è impossibile, ma si calcola che, catturando il calore emanato dall’intera popolazione mondiale, 8 miliardi, si potrebbe generare circa il 10% dell’energia impiegata nel mondo.

Le lacrime sono materiale piezoelettrico

Lacrime (Canva) – Orizzontenergia.it

Persino le nostre lacrime possono diventare una fonte di energia. Questo perché contengono una proteina che, solidificata come cristallo, converte l’energia meccanica in energia elettrica. Alcuni ricercatori dell’Università di Limerick, in Irlanda, sono riusciti a comprimere alcune sostanze provenienti dalle lacrime, riuscendo a produrre energia elettrica.

Questo esperimento, pubblicato in un articolo sulla testata Applied Physics Letters, dimostra che alcuni componenti lacrimali, se messi sotto pressione, generano energia. L’elettricità avviene grazie alle proprietà specifiche dei materiali, definiti piezoelettrici, termine composto dalla parola greca “piezo”, ossia comprimere.

Solo le sostanze dotate di una struttura cristallina sono piezoelettriche. Ad esempio, il quarzo, un minerale diffusissimo sul pianeta, ha proprietà piezoelettriche. Non a caso, viene impiegato per molteplici funzioni elettroniche (come ad esempio gli orologi a quarzo), sfruttando la tensione elettrica generata dalla compressione del materiale.

Stessa cosa avviene sfruttando le lacrime, ma anche la saliva o il latte. Il tutto, grazie all’impiego di una proteina, la lisozima, contenuta in questi materiali. La lisozima è una sostanza biologica (a differenza del quarzo), prodotta dal nostro organismo. L’intensità della piezoelettricità nei cristalli di lisozima è davvero interessante, dello stesso livello di intensità generato dal quarzo.