Un utente posta sul suo profilo social un incendio sul tetto di una casa, si tratta di un impianto fotovoltaico che prende fuoco.
Anche le tecnologie più avanzate e sostenibili possono avere dei problemi. Il video postato sui social da un utente, sul canale Instagram michi_mira_minni_menta_gp, ne è un esempio. Dalle immagini si vedono i vigili del fuoco alle prese con un incendio. Il fuoco scaturisce dall’impianto fotovoltaico, un pannello solare, infatti, ha preso fuoco. Ma per quale motivo?
Si tratta di un’evenienza molto rara, ma non impossibile, tanto che, negli ultimi tempi, sono diverse le segnalazioni di pannelli fotovoltaico andati a fuoco. In realtà, neanche gli esperti sanno risalire a cause certe, mentre i vigili del fuoco danno la colpa alla scarsa manutenzione. Tuttavia, questa situazione potrebbe scatenare il panico tra le persone che hanno adottato questa scelta Green per migliorare l’efficienza di casa.
Quando un impianto fotovoltaico prende fuoco: i rischi che si corrono
In un incendio del genere, i danni sono ingenti, e si necessita l’evacuazione dell’edificio. A seguito di diversi misteriosi accadimenti, che hanno coinvolto diverse abitazioni negli ultimi mesi, sta salendo un discreta ansia nei confronti di questi apparecchi per immagazzinare l’energia solare. Certo, si tratta di casi isolati, ma che fanno crescere una paura in più, fino a poco tempo fa inesistente.
I benefici del fotovoltaico sono sotto gli occhi di tutti, si ha un minore impatto sull’ambiente, si abbattono i costi energetici delle bollette, si migliorano le prestazioni della casa, con un migliore efficientamento, e molti altri aspetti positivi. Eppure, quando accadono queste situazioni i dubbi sono tanti. Ma come scongiurare ogni rischio di incendio?
Come accennato, i vigile del fuoco addossano le colpe di un incendio alla scarsa manutenzione dell’impianto. Gran parte delle persone che installano i pannelli solari sui tetti, poi se ne dimenticano, come testimoniano le indagini svolte dai vigili del fuoco sugli ultimi casi. Talvolta, infatti, i pannelli sono avere problemi di dispersione, oppure possono essersi danneggiati, per diversi motivi.
Gli esperti consigliano sempre di manutenere l’impianto, e di controllarlo periodicamente, magari attraverso una termocamera, in modo tale da individuare punti deboli, parti surriscaldate e lo stato delle guarnizioni. È come fare la revisione dell’automobile, spiegano i vigili del fuoco, osservando anche le singole viti o le canaline. Inoltre, si consiglia un intervento all’anno, controllando che sia tutto in ordine.
Soprattutto dopo un periodo brutto, magari con temporali, piogge incessanti e folate di vento che trasportano terra e sabbia, è bene dare una pulita all’impianto. Un intervento di controllo e di pulizia dell’impianto, tuttavia, non è proprio economico. Parliamo di circa 120/150 euro per kW. Un altro possibile danno è il cosiddetto “ombreggiamento”.
Quando i pannelli non godono del pieno sole, ma restano in ombra quasi sempre, lavorano in una condizione di stress, quindi faticano maggiormente a immagazzinare energia. Insomma, va bene il Green e il piano energetico per rispettare l’ambiente, ma si dovrebbe pensare anche una forma di tutela dei cittadini, magari fornendo interventi di manutenzione compresi nell’installazione dell’impianto.