L’estate 2023 è rovente portandoci a sentirci sopraffatti: ma il caldo non si ferma e nel 2024 le cose potrebbero peggiorare. Scopriamo nel dettaglio cosa accadrà il prossimo anno.
L’estate è entrate nel vivo, portando il termometro a salire in modo inesorabile. Il caldo è entrato a gamba tesa nelle nostre vite: in queste settimane le temperature sono roventi, guastando la spensieratezza estiva.
Se questa è la stagione del cuore di tantissimi, adorata per le vacanze e le gite fuori porta, purtroppo a minare le cose è il clima bollente. A ogni estate il caldo sembra essere sempre più forte, portando a un lamentino senza fine tra le persone. Se per alcuni questa è la solita solfa trita e ritrita, sicuri che è normale come d’estate sia caldo, per altri, invece, non è il solito film quello che sta accadendo in quest’estate 2023.
Bisogna dire che negli ultimi 60 anni a ogni decade questo periodo dell’anno è stato più caldo. In particolare il 2010 ha segnato un data cardine, essendo quella in cui le temperature estive sono state le più elevate in assoluto. E in questo 2023 ci stiamo avvicinando a queste: in particolare il momento più rovente è stato l’inizio di luglio, in cui è stato registrato anche un innalzamento dei mari, le cui acque hanno registrato un amento delle temperature, superando lo 0,2% rispetto agli anni precedenti.
La cosa che preoccupa è il costante incremento inarrestabile di questi aumenti, destinati a salire, portando nel 2024 un caldo record.
Caldo 2024, la situazione preoccupa: cosa è previsto
Quella del 2023 non sarà l’estate più calda. Secondo alcune proiezioni, da qui ai prossimi cinque anni questo periodo dell’anno sarà sempre più rovente. A dettare questa criticità sono i cambiamenti climatici e l’arrivo di un fenomeno climatico estremo, noto con il nome di El Nino, che determina il riscaldamento delle acque del Pacifico centro meridionale, tornato dopo ben 7 anni.
Questa calamità climatica è responsabile del caldo estremo, portando a siccità e inondazioni, che non fanno che mettere in forte pericolo il nostro Pianeta e innumerevoli comparti produttivi, in particolare quello agricolo, soprattutto nelle aree del Pacifico, in cui rappresenta uno dei settori portanti dell’economia.
In particolare questo fenomeno porta ad aumentare le temperature degli oceani mettendo così a repentaglio gli ecosistemi per un lungo periodo: in base ad alcune proiezioni, El Nino perdurerà per ben cinque anni. Il risultato? Estati roventi (scopri qui come rinfrescarti in queste settimane caldissime).
Sembra che questo porterà nel 2024 a un inesorabile aumento del termometro, determinando un caldo rovente, ancora più forte rispetto al 2023. Inoltre nella superficie del mare le temperature potrebbero alzarsi di 1,5 gradi.