Negli ultimi giorni si sta assistendo allo sciopero di autori e attori di Hollywood, la protesta riguarda il copiare l’identità IA.
I produttori si fanno furbi, sfruttando l’intelligenza artificiale per sottopagare gli artisti, risparmiando denaro. Un comportamento poco lungimirante, che non fa altro che distruggere l’arte e umiliare gli artisti. Ma in tempi di intelligenza artificiale, bisogna affrontare la realtà dei fatti con i piedi di piombo. Vediamo cosa sta succedendo a Hollywood in questi giorni.
Da settimane, autori, sceneggiatori e attori di cinema Hollywoodiano sono in protesta contro i grandi produttori, cioè coloro che finanziano i film e mettono in piedi i vari progetti artistici. Ma per quale motivo? Lo sciopero degli artisti è stato innescato per via dell’introduzione dell’intelligenza artificiale, una tecnologia che sta rivoluzionando il mondo lavorativo, e non solo.
I rischi innescati dalla IA: copiare l’identità degli artisti è o non è lecito
I rischi innescati dall’utilizzo scorretto dell’intelligenza artificiale sono enormi, e si rischia seriamente non solo di danneggiare parecchi lavori, ma di far collassare l’intero sistema sociale. Come per ogni cosa, il progresso deve essere sempre accolto per migliorare le condizioni generali, ma bisogna andare con ordine e, soprattutto, bisogna saper utilizzare nel modo giusto le tecnologie secondo un codice di condotta.
Tuttavia, quando di mezzo ci sono i soldi, si ragiona ben poco. I produttori di Hollywood, infatti, poco tempo fa hanno fatto una proposta a tutti gli attori, agli sceneggiatori e agli autori dell’ambiente, di cosa si tratta? Di creare copie digitali degli artisti, pagando loro il lavoro di un solo giorno, e poi utilizzare all’infinito la copia, senza più spendere soldi.
Si tratterebbe, in sintesi, di acquistare l’identità artistica di una persona, e poi farne ciò che si desidera, senza richiedere l’autorizzazione della stessa. Si sfrutta così una copia, per il resto della vita. Se fosse messo in pratica, come rivela la testata Tom’s HARDWARE, sarebbe un piano a dir poco diabolico per far fuori tutti gli artisti del settore, in tal caso sfruttati solo come modello di riferimento e poi scartati.
Contro il cinema fotocopia: i rischi che si corrono
Anche se i produttori smentiscono tutto, lo sciopero degli artisti prosegue. Tra l’altro, un piano simile è già stato impiegato per alcune produzione di prossima uscita, come nel caso del film Captain America: Brave New World, oppure della serie The Residence, entrambi prodotti da Netflix. Al momento, si è sfruttata l’intelligenza artificiale solo per sfruttare l’identità delle comparse.
In pratica, gli attori impiegati nel ruolo di comparse sono stati pagati per un giorno soltanto. I loro volti, le loro movenze, sono state scannerizzati, in modo tale da poter essere utilizzati per il resto della serie o del film, senza necessità di averli in presenza sul set. Tuttavia, nonostante si tratti, almeno per il momento, di semplici comparse, si scredita il ruolo dell’attore in generale.
Inoltre, quante star planetarie hanno iniziato facendo solo comparse? A causa della IA, si rischierebbe di stroncare la carriera di un attore esordiente. Stessa cosa per quanto riguarda lo script di copioni grazie alla IA, facendo fuori autori e sceneggiatori. Insomma, le proteste statunitensi sono legittime. Staremo a vedere cosa accadrà nel mondo del cinema nel prossimo futuro, magari, tra qualche decennio, sullo schermo vedremo recitare solo ologrammi.