Poseidonia, cos’è e perché non devi rimuoverla dalle spiagge

Poseidonia è una preziosa risorsa per il mare e pertanto non va assolutamente rimossa dalle spiagge. Scopriamo di cosa si tratta e come mai è così importante per il mondo marino.

Fondale marino: il ruolo della pianta Posedonia
Fondale (Pexels)- Orizzontenergia.it

Il mondo marino cela al suo interno meraviglie incredibili e creature pazzesche. Tra queste spicca una pianta acquatica di vitale importanza per gli ecosistemi del mare, poco conosciuta, ma davvero preziosissima. Si tratta di Poseidonia Oceanica, che purtroppo spesso viene scambiata per della sporcizia oppure per un’alga.

Non bisogna sottovalutarla assolutamente: la sua presenza, infatti, è la spia di come l’acqua sia di qualità. Il suo ruolo è quello di produrre ossigeno nonché proteggere i litorali dall’erosione.

Magari ti sarà capitato di camminare lungo la spiaggia e di vederla, ma non riconoscerla, pensando che in realtà sia un’alga o dello sporco. Dal colore scuro in alcuni casi, è importante conoscerla in modo tale da non toccarla e non rimuoverla assolutamente, visto quanto è potente per preservare gli ecosistemi.

Non solo protegge le coste, ma è anche una fonte di nutrimento per molte specie marine e rende le acque più limpide: inoltre permette di alterare l’acidità del mare, mantenendo l’equilibrio al suo interno, e di catturare l’anidride carbonica, producendo ossigeno in quantità consistenti.

Posidonia, in cosa consiste: cosa sapere sulla preziosa pianta acquatica

Posidonia, le caratteristiche della pianta
Posidonia Oceanica (Pexels) – Orizzontenergia.it

Pianta marina davvero preziosa, Posidonia Oceanica è particolarmente presente nei fondali fangosi e sabbiosi del Mediterraneo: si può trovare anche a 40 metri di profondità del mare.

Appartenente alla famiglia delle Posidoniacee, è molto simile agli esemplari delle piante terrestri. Dotata di radici, foglie e fusto, dà vita a dei frutti galleggianti noti come olive del mare. Questi elementi rendono la pianta molto diversa dalle alghe, consistenti in tessuti piuttosto semplici.

Questa risorsa marina si dipana in immense praterie verdi sottomarine, vitali per gli ecosistemi, che tuttavia possono dire addio ai fondali, staccandosi per via delle maree e vagando così per le acque.

Questi resti bagnati possono assumere un colore che vira al marrone, portando chi li vede a confonderli con sporcizia o alghe e finendo in modo errato per rimuoverli dal mare. In realtà non vanno toccati assolutamente in quanto fondamentali per la tutela della biodiversità.

Fondale marino e l'importanza di Posidonia
Posidonia oceanica (Pexels) – Orizzontenergia.it

A fronte della sua importanza, la Posidonia è anche detta polmone blu del mare. Negli ultimi anni purtroppo questa speciale pianta è in pericolo visto che la sua presenza è in dimunita nei mari: secondo i dati la sua quantità si sarebbe ridotta del 2% in molte zone e in alcune aree si è registrato un -5%.

Questa criticità si sta verificando per via del cambiamenti climatici e della cementificazione delle coste. Si deve così correre ai ripari per trovare soluzioni ad hoc con cui tutelare questa preziosa pianta, vitale per il nostro Pianeta.

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