I “vampiri del mare” sono in aumento sconvolgendo così le acque del nostro Pianeta: si tratta di parassiti temibili che si cibano degli altri pesci. Scopriamo nel dettaglio cosa sono e dove stanno facendo strage.
Il nostro Pianeta è animato da creature variegate e davvero suggestive. Se alcune sono di una bellezza incredibile, non si può dire lo stesso di altre. Ci sono, infatti, essere viventi alquanto spaventosi e che talvolta ci mettono persino in pericolo. Se sei terrorizzato dagli insetti e al solo pensiero di vederne uno ti vengono i brividi, sappi che non devi avere timore solo di questi animali: il mare ne custodisce alcuni davvero spaventosi. Probabilmente immaginandoti una specie da film dell’orrore che vive in acqua, il tuo pensiero va subito agli squali, ma non sono solo loro a far tremare le acque.
Davvero paurosi sono i vampiri di mare che sono temuti non solo dai noi umani, ma anche dagli altri pesci: questi abominevoli parassiti negli ultimi periodi stanno aumentando in particolare nei laghi americani, creando uno scenario da brivido. A fronte dei tanti animali in via di estinzione si può pensare che sia un bene il fatto che alcuni aumentino, ma in questo caso non è così. Andiamo a scoprire insieme in cosa consistono questi animali terrificanti, dove stanno crescendo e il motivo di questo incremento.
I “vampiri del mare” aumentano: di cosa si tratta e dove stanno facendo strage
Tra gli essere più inquietanti che animano le acque, i vampiri di mare consistono in delle lamprede di mare, note anche come Petromyzon marinus.
Si tratta di pesci parassiti, famosi per essere predatori di altri pesci. Oltre a essere feroci, a far tremare è il loro aspetto contraddistinto da un corpo molto allungato e cilindrico. Il dettaglio più spaventoso è la loro bocca, dotata di denti la cui forma ricorda un cono e da una ventosa, con cui fanno stragi sui fondali (scopri qui un’altra specie marina particolarissima).
Dal peso di 2,5 kg, in questo periodo la loro presenza sta crescendo, soprattutto nei laghi degli USA. Questo incremento non è affatto positivo, visto che si cibano di altri esseri marini: stanno depredando la fauna, in particolare pappandosi trote e salmoni, che sono così in fortissimo rischio.
Sembra che la crescita di questi pesci aggressivi sia dettata dai cambiamenti climatici: diffusi nell’Oceano Atlantico per via delle temperature sempre più alte delle acque si stanno spostando in massa nei grandi laghi, dove stanno mettono in forte affanno molte altre specie. La situazione sta degenerando in America dove si dovrebbe correre ai ripari, ma per ora non sono ancora state trovate soluzioni ad hoc per arginare la situazione.