La barriera corallina delle Hawaii è oggetto di una nuova iniziativa per la sua salvaguardia: si tratta di un programma volto a ripristinare le coste dell’area minate dai cambiamenti climatici, dalla pesca serrata e dall’inquinamento. Andiamo a scoprire maggiori dettagli sul progetto.
Il peso dei cambiamenti climatici si fa sentire in tutto il globo, mari compresi. A soffrire per via delle ripercussioni del riscaldamento globale sono le acque e i fondali. Ci sono barriere coralline minate in profondità per via dei climi sempre più sballati e degli eventi climatici estremi, tra siccità e piogge eccessive.
In particolare a essere in forte affanno, è la barriera corallina delle Hawaii: qui le coste sono in grande difficoltà sia per via del cambiamento climatico, sia per via dell’inquinamento imperante e delle attività dettate dalla pesca serrata. Secondo i dati i pesci in questa area del mondo si sono dimezzati e ci sono effetti devastanti determinati dalle temperature in costante salita delle acque.
Nel corso degli anni si stanno cercando delle soluzioni ad hoc con cui invertire la rotta, correndo ai ripari una volta per tutte, nell’obiettivo di salvare le sorti della barriera corallina hawaiana. Per fare questo arriva un nuovo progetto davvero importante: andiamo a scoprirne i dettagli.
Tra le barriere coralline più famose al mondo (scoprine qui una segreta), spicca quella delle Hawaii a cui è dedicato un nuovo importante progetto che vuole invertire la rotta, ripristinando l’area minata dai cambiamenti climatici, dalle pesca aggressiva e dall’inquinamento (qui trovi un approfondimento sul tema).
Ripristinare 120 miglia di costa: questo è l’obiettivo che si pone la nobile e rilevante iniziativa, che ha fatto il giro del mondo. “Ako ako a” è il nome di questo progetto, frutto dell’unione di diverse parole hawaiane che significano assemblare e corallo.
Ideato da un gruppo di scienziati americani, il suo focus è dare nuova vita alle barriere delle Hawaii, in particolare quelle poste nella parte occidentale dell’area. Il programma di iniziative previste è molto intenso: per finanziarlo sono stati previsti 25 milioni di dollari.
Nell’ambito di questa novità importante è prevista, inoltre, l’ideazione di una struttura dedicata alla ricerca sui coralli, per avere sempre più informazioni sulla loro salute e per coltivarne dei nuovi.