Siamo un secondo sfuggente nello scorrere del tempo, l’età del nostro sistema solare ne è la dimostrazione
Spesso potremmo sentirci il fulcro dell’intero sistema solare ma, guardando con maggiore attenzione è inevitabile restare affascinati quanto spaventati dal fatto di essere solo una frazione di secondo, con la valenza che questa implica, all’interno della vita del sistema solare. Nell’immensità dell’universo miliardi di anni fa una nube è collassata dando vita al nostro sistema solare, un evento cosmico che ha portato alla vita, in questa determinata circostanza e l, sicuramente, anche in tante altre, ma quanto è lunga la vita di questo sistema?
La prima domanda che può venire in mente quando si parla di sistema solare è se la terra ed il suo sole abbiano la stessa età. Ebbene, la risposta è affermativa, in quanto la nascita sia della stella che dei suoi pianeti è scaturita da un unico evento, ovvero il collasso di una nebulosa che attira il materiale circostante e da inizio alla formazione di un sistema stellare.
Man mano che passa il tempo i grumi di materiale agguantato aumentano, si uniscono, cambiano forma e struttura, dando vita, in centinaia di milioni di anni, a pianeti e giganti gassosi in grado di trattenere al loro interno Elio ed idrogeno come il nostro Sole.
Per scoprire l’età dell’universo, tuttavia, c’è stato bisogno di uno studio particolare, affidato alla Geofisica, ovvero la scienza che analizza tutti i tipi di rocce presenti sulla terra. Quando il sistema solare si è trasformato esisteva un particolare rapporto tra il carbonio 12, carbonio 13 e carbonio 14, quest’ultimo ha una breve durata cosmica, quindi il carbonio 14 primordiale si presume sia sparito del tutto.
È il carbonio 12 e 13 che, grazie alla sua stabilità, è perdurato nel tempo, mantenendo i stessi rapporti isotopici in tutti gli elementi del sistema solare e permettendo confronti importanti nello stabilire l’età precisa di una roccia.
Poiché il Sistema Solare ha miliardi di anni, possiamo osservare elementi che hanno isotopi con tempi di dimezzamento di miliardi di anni. Con l’invecchiamento del Sistema Solare questi isotopi decadranno radioattivamente e, osservando i rapporti dei prodotti di decadimento rispetto al materiale iniziale che è ancora rimasto, possiamo determinare quanto tempo è passato da quando questi oggetti si sono formati.
Studiando decine di meteoriti che sono atterrati sulla Terra gli scienziati hanno potuto quindi osservare la quantità di piombo. Il rapporto tra Pb-207 e Pb-206 cambia nel tempo a causa dei decadimenti di U-235 e U-238 (che porta a Pb-206). Trattando la Terra e i meteoriti come parte dello stesso sistema in evoluzione, con l’ipotesi che ci siano gli stessi rapporti isotopici iniziali, possiamo dunque esaminare i minerali di piombo più antichi trovati sulla Terra per calcolare l’età della Terra, dei meteoriti e del Sistema Solare. Questo ha portato a un’età stimata di 4,54 miliardi di anni, con un’incertezza di poche decine di milioni di anni. Una storia lunga e affascinante, che getta luce sulla nostra comprensione dell’Universo e delle sue origini ma che, sicuramente, ha ancora moltissimo da poterci raccontare.