I casi di truffe energetiche ai danni dei consumatori sono in costante aumento: Enel fornisce dei consiglii su come difendersi.
Anche in periodo di vacanze, i truffatori sono in piena attività. Non a caso, i casi di truffe energetiche sono in costante aumento, anche in questa bollente estate. Colpiscono i consumatori, sia bussando alla porta, oppure telefonando, o ancora contattando tramite messaggi. Sono molto pericolosi, e bisogna tenere gli occhi aperti. La società Enel Energia fornisce qualche dritta per difendersi.
Per prima cosa, per quanto riguarda i truffatori porta a porta, Enel informa che i suoi dipendenti devono essere sempre muniti di tesserino in plastica e di foto identificativa. Se un truffatore si presenta alla porta, dunque, la prima cosa da fare è quella di vedere il suo tesserino, dove sono indicati tutti i riferimenti. Tra l’altro, nessuno, e per nessun motivo, è autorizzato a richiedere somme di denaro.
Come difendersi dalle truffe energetiche in progressivo aumento
Prima di firmare ogni documento, bisogna sempre controllare bene i moduli, e far caso ai nominativi. I moduli, ovviamente, devono recare in evidenza che si tratti della società Enel Energia. Le truffe online, invece, sono ancora più subdole e tendono a confondere il consumatore. Non bisogna mai cliccare su eventuali link, né inviare codici personali o dati riservati.
Enel Energia non richiede mai dati personali, password e username. Inoltre, non bisogna mai scaricare gli allegati. Pertanto, il consiglio è quello di verificare sempre l’autenticità di un numero di telefono o di una mail attraverso il numero verde 800.900.860, oppure direttamente sul sito web www.enel.it. Stessa cosa per quanto riguarda le truffe telefoniche.
Enel è sempre chiara con i cittadini. Purtroppo, la liberalizzazione del mercato energetico ha innescato molteplici comportamenti pericolosi e fortemente scorretti. Una battaglia alla truffa, che ha dato vita al porta a porta, alle chiamate insistenti, alle mail o agli sms subdoli. Il tutto, suddiviso in circa 700 gestori, una follia, molti dei quali sono truffatori che estorcono dati personali.
I consigli forniti da Enel per evitare di essere truffati
Il rischio di imbattersi in una truffa del genere è molto elevato. Le truffe consistono nell’attivazione di nuovi contratti di luce e gas, all’insaputa del cittadino, fornendo i codici POD e PDR, ossia i codici alfanumerici che compaiono su qualunque fattura o bolletta dell’energia elettrica. E poi c’è la truffa telefonica del “sì” o del “confermo”. In cosa consiste?
Si spinge l’utente a pronunciare questi due termini, per poi essere montati ad arte in fase di registrazione. Ma sono registrazioni fasulle, perciò il consiglio è quello di non pronunciare mai queste due parole, e magari di utilizzare termini simili. Ad esempio, se al telefono chiedono “Lei è il Signor X?”, non bisogna rispondere “Sì”, e nemmeno “Confermo”, ma è preferibile rispondere con un “Sono io”.
Per il porta a porta, invece, mai firmare documenti. Il fornitore che già si ha da tempo, non ha necessità di richiedere dati personali o dati relativi alle bollette e alle forniture, avendoli già in possesso. Inoltre, eventuali controlli a casa, vengono precedentemente segnalati dall’azienda stessa, quindi i dipendenti non si presentano mai alla porta senza appuntamento. In questo articolo, invece, parliamo della truffa del bancomat, anche questo molto pericolosa, e in qui, della truffa telefonica del Wangiri.