Vediamo come rendere fertile il suolo, migliorando e arricchendo un terreno per prepararlo perfettamente alla coltivazione di frutta e verdura.
Quando ci si dedica alla coltivazione di frutta e verdura, magari si ha un orto in casa, la prima cosa da fare, la più importante in assoluto, è ovviamente la fertilità del terreno. Un terreno poco fertile, non nutrito, difficilmente riesce a far crescere piante sane. Ma come riuscire nell’intento? Le scorciatoie, ossia l’utilizzo di prodotti chimici, è sempre meglio evitarle.
Dunque, occorre migliorare il suolo, arricchendolo di humus, rendendolo friabile, pronto ad accogliere le radici della piante da frutto e quelle da fiori. Bisogna saper mantenere intatti tutti i microrganismi che popolo il terreno. Naturalmente, ogni terreno ha le sue caratteristiche, che non sempre combaciano con i prodotti che intendiamo coltivare. Come ritrovare una buona fertilità generale?
Prima di tutto, occorre conoscere il proprio terreno. Ci sono terreni argillosi, sabbiosi, rocciosi, poveri di nutrienti. Per rendere più nutriente un terreno si può sfruttare un’azione combinata, magari mescolando stallatico maturo, pollina, terra di bosco, humus di lombrico, e sfalcio e fieno per il pacciame. Non bisogna utilizzare tutto insieme, ma occorre fare delle concimazioni mirate in base al tipo di coltura.
Ad esempio, lo stallatico di cavallo va bene le gli alberi da frutto, ma anche per coltivare le rose. Per quanto riguarda la pollina, che si lascia stagionare, la si può distribuire intorno alle radici delle piante, interrandola, ma senza esagerare con le quantità, diluendola magari in acqua. Questa va bene per annaffiare le fragole, i carciofi e tutte le coltura in difficoltà.
Il terriccio di bosco va bene per la piante acidofile, quindi ortensie, azalee o camelie. L’humus di lombrico si utilizza quando si effettua un trapianto, lo si distribuisce per le piante di pomodoro, e lo si utilizza sempre. Qual è il miglior concime per pomodori? Ne parliamo qui. La pacciamatura, fatta con sfalci e fieno, è ottima per coprire e proteggere il suolo dal gelo dell’inverno o dall’eccessivo calore dell’estate.
Un terreno fertile e ricco di micro flora e micro fauna è un terreno in salute. Il valore della fertilità si può mettere in relazione con il contenuto della sostanza organica. Un buon terreno ne deve contenere 20/25 grammi per ogni chilo di suolo. La fertilità si aumenta introducendo sostanze organiche. Se si vuole coltivare un orto, bisogna ricordare che la maggior parte degli ortaggi sono acidofili.
Significa che necessitano di un terreno con pH neutro o basso, ad esempio, il letame migliora la struttura del terreno e lo rende più acido. Il miglior tipo di terreno per l’orto è un terreno a medio impasto, suddiviso in sabbia (50%), limo (25%), argilla (15%) e humus. Questa miscela trattiene l’umidità, evitando però i ristagni idrici, ed è ricca di materia organica e di sostanze nutritive.