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La Foresta Tropicale è in serio pericolo, 4 milioni di ettari persi

In serio pericolo la foresta tropicale, solo nel 2022 sono stati persi oltre 4 milioni di ettari in tutto il mondo: che cosa accadrà in futuro?

Foresta rasa al suolo (Canva) – Orizzontenergia.it

Solo lo scorso anno, nel 2022, sono stati persi oltre 4 milioni di ettari di foresta tropicale nel mondo. I dati che arrivano sono impressionanti, e dovrebbero far riflettere tutti quanti su ciò che stiamo perdendo, ossia un tesoro preziosissimo. Secondo le stime, in un anno abbiamo perduto ossigeno, rigettando nell’atmosfera gigatonnellate di diossido di carbonio.

La perdita è così progressiva e così rapida che, secondo i calcoli, equivale a perdere undici campi da calcio ogni minuto. La Global Forest Watch lancia l’allarme: nel 2022 le foreste pluviali hanno perso il 10% in più rispetto al 2021, un’accelerazione che ha dell’incredibile, sintomo che non si sta facendo assolutamente nulla per impedire il disastro ambientale in molti paesi del mondo.

Cosa resterà della foresta tropicale, messa in serio pericolo in molti paesi del mondo

Foresta amazzonica, polmone del mondo (Canva) – Orizzontenergia.it

4,1 milioni di ettari perduti è una cifra impressionante, che fa preoccupare tutti. Le gigatonnellate di diossido di carbonio emesse nell’aria, ad esempio, equivalgono alle emissioni fossili emesse dall’India, ossia uno dei paesi più inquinati al mondo, nel giro di un anno. Praticamente, veleno disperso nell’aria, che tutti noi respiriamo, e che incide fortemente sul benessere del pianeta.

Le foreste rappresentano i polmoni del pianeta, lo sappiamo da sempre, eppure non si riesce a contrastare questo triste fenomeno, un danno enorme all’ecosistema. Le foreste assorbono quantità inimmaginabili di anidride carbonica e producono ossigeno. Inoltre, tengono sotto controllo la temperatura media del pianeta e funzionano da veri serbatoi di acqua.

Distruzione del territorio (Canva) – Orizzontenergia.it

Nonostante ciò, le stiamo distruggendo, in modo progressivo, causando un danno catastrofico che ci condannerà tutti quanti. La deforestazione sembra inarrestabile, e rappresenta una gravissima minaccia per il mondo intero. Purtroppo, ettari di foresta, ogni anno, vengono rasi al suolo per fare posto alle monocolture, che creano un ulteriore danno all’ambiente, e per prelevare legname.

Le monocolture impediscono la biodiversità, distruggono la natura, e quindi anche gli habitat di tantissimi animali. Senza contare che sprecano importanti risorse idriche, surriscaldano l’ambiente e contribuiscono alla siccità. Preservare le foreste pluviali deve essere una missione comune, tutti i Governi del mondo dovrebbero combattere, uniti, questa minaccia. Eppure…

Eppure, non si sta facendo praticamente nulla di concreto. Senza foreste moriremo tutti, soffocati dal caldo, dall’assenza di acqua, e privi di ossigeno. Non è difficile capirlo, ma i paesi responsabili di tale distruzione restano impuniti, pensando solo ai soldi. Ma quando sulla Terra non si potrà più respirare, i soldi serviranno a qualcosa? Che futuro ci aspetta? Difficile dirlo, di certo le prospettive non sono buone.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.