Una scoperta straordinaria che potrebbe rivoluzionare la concezione attuale che abbiamo del metallo, incredibile!
La ricerca scientifica non si ferma mai e spesso alcune nuove scoperte sono particolarmente in grado di sorprenderci. L’ultima di queste è avvenuta in Texas, dove un team di scienziati è riuscito nel mettere a punto una tecnica di autoriparazione del metallo che potrebbe trovare ampi margini di applicazione nell’industria moderna.
In questo caso specifico un pezzo di metallo si è auto riparato, in una maniera che non era mai stata osservata prima e che ha lasciato gli scienziati senza parole. Questa scoperta andrà compresa e controllata in maniera più accurata, ma tutto fa pensare che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per quel che riguarda l’ingegneria meccanica.
Auto riparata una crepa in un pezzo di platino, l’osservazione ha stupito il mondo intero
Nei metalli non è così difficile che, a causa dello stress causato da movimenti ripetuti, possano avvenire rotture microscopiche in grado di accentuarsi fino a portare a rotture ben più importanti su macchine e strutture. È proprio nella speranza di riuscire a prevenire questi danni che un team di scienziati ha iniziato un esperimento, anche se in questo caso il tutto è avvenuto a livello microscopico.
La sperimentazione ha coinvolto un pezzo di platino spesso 40 nanometri, sospeso nel vuoto e sottoposto ad un particolare trattamento. Utilizzando un particolare tipo di microscopio elettronico a trasmissione, i ricercatori sono infatti riusciti a tirare le estremità del metallo 200 volte al secondo, causando un fenomeno mai visto.
Le crepe che si formano sotto tali sforzi sono conosciute come danni da fatica, come già spiegato prima, queste rotture microscopiche causate da stress e movimenti ripetitivi, possono portare alla rottura di macchine o strutture anche importanti. La cosa strabiliante, ad ogni modo, è stata osservare come dopo circa 40 minuti di analisi la crepa nel platino abbia iniziato a ridursi e a ripararsi spontaneamente.
La notizia è stata divulgata da Brad Boyce, scienziato dei materiali presso i Sandia National Laboratories, che ha dichiarato con stupore di aver assistito a un fenomeno totalmente inaspettato. Da questa scoperta è emersa la possibilità che i metalli possiedano un’intrinseca capacità di auto-ripararsi, almeno a livello nanoscopico, quando subiscono un trattamento simile.
Quello che potrebbe essere avvenuto è tuttavia un fenomeno già conosciuto con il nome di saldatura a freddo, questo tipo di saldatura può avvenire quando gli atomi del metallo si avvicinano tanto da fondersi insieme. Solitamente questo fenomeno è però ostacolato dalla presenza di aria ed altre impurità e il test avvenuto nel vuoto spiegherebbe, almeno in parte, i motivi di un tale fenomeno.
Aver assistito all’intreccio degli atomi del platino a temperatura ambiente è comunque un evento straordinario, un evento che potrebbe, se approfondito, portare ad avvincenti innovazioni nel campo dell’ingegneria. Sebbene la scoperta sia solo un inizio, ulteriori studi saranno in grado di farci comprendere meglio le potenzialità e le possibili implicazioni di tale fenomeno.
Non si tratta solo di una conquista scientifica, ma di un preludio ad un futuro in cui potremmo davvero assistere a scene da film fantascientifico, un futuro in cui i metalli potrebbero auto ripararsi garantendo durabilità infinita con un impatto rilevante per la maggior parte delle industrie. Anche se non è chiaro dove questa scoperta possa portare, quel che è chiaro è che si è aperto un nuovo capitolo in grado di lasciarci ancora una volta increduli di fronte la consapevolezza di quanto ci sia ancora da conoscere.