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“Nastri sabbiosi”, cosa sono e perché è meglio stargli alla larga

Lungo le coste del Mediterraneo è possibile incontrare queste piccole sculture, il loro contenuto è incredibile

Nastri sabbiosi nella sabbia (Screen video-virgilio.it)-Orizzontenergia.it

In questo periodo estivo le lunghe passeggiate al mare possono spesso riservarci incontri particolari e straordinari. Queste infinite distese di sabbia, tuttavia, sono molto di più di luoghi di passeggio e relax, essendo di vitale importanza per alcuni animali che li abitano tutto l’anno.

A molti di noi sarà capitato di scrutare la sabbia e scorgere qualche cosa di strano, piccole strutture tondeggianti, ad esempio, che se toccate possono risultare quasi artificiali, gommose e innaturali. In questo caso il consiglio è di lasciarle lì, perché quello che queste strutture racchiudono è uno dei segreti della vita, un tesoro nascosto ed importantissimo per l’ecosistema che andrebbe salvaguardato.

Svelato il mistero dei nastri sabbiosi, sono uova di Neverita Josephinia, occhio a non distruggerle!

uova di Neverita josephinia (Screen video-virgilio.it)-Orizzontenergia.it

La natura umana ci porta spesso ad essere troppo curiosi e prendere decisioni affrettate quando ci troviamo difronte qualcosa che non conosciamo. Anche quando esploriamo la spiaggia nelle lunghe passeggiate sul bagnasciuga, il nostro istinto potrebbe giocarci un brutto scherzo, soprattutto nel caso ci trovassimo davanti queste strane costruzioni tondeggianti, spesso scambiare per rifiuti.

A prima vista queste formazioni elicoidali o tondeggianti, dure ma gommose al tatto, possono sembrare rifiuti spiaggiati, ma si tratta di elementi molto diversi e ben lontani da essere considerati spazzatura. I nastri sabbiosi non sono altro che le uova di un gasteropode marino chiamato Neverita josephinia. A un’osservazione più attenta, soprattutto se viste in controluce, queste strutture svelano il loro segreto fatto di centinaia e centinaia di minuscole uova larghe solo 1 mm circa.

La Neverita josephinia è una specie di lumaca marina che ha adottato una strategia riproduttiva affascinante e, invece di liberare le proprie uova nell’acqua come fanno molti altri molluschi, questa specie costruisce queste cavitá sabbiose addensate da un muco resistente per proteggere la sua prole. Le uova sono così protette dai predatori e dalle condizioni marine avverse fino al momento della schiusa, a patto che nessuno le disturbi e tiri fuori dall’acqua.

È importante sottolineare che questi nastri sabbiosi svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema costiero, oltre a sostenere la vita delle future generazioni di Neverita josephinia, infatti, forniscono anche cibo per altre specie e contribuiscono alla biodiversità del bagnasciuga, un vero ecosistema in cui nulla è casuale, pertanto è essenziale evitare di interferire con questi delicati elementi del paesaggio marino.

Ancora una volta è la conoscenza a renderci ricchi, la mancanza di questa porta spesso ai disastri ambientali più profondi, anche per quel che riguarda queste preziose uova che vengono spesso distrutte o rimosse da chi le incontra sul proprio cammino.

Neverita josephinia (Screen video-virgilio.it)-Orizzontenergia.it

E’ importante diffondere la consapevolezza che la spiaggia sia un micromondo che vive secondo i suoi ritmi ed in cui noi siamo solo ospiti passeggeri. Quel che dovremmo fare, per continuare a goderci la bellezza di questo ambiente è non lasciar traccia alcuna del nostro passaggio.

Questo modo di vivere la natura è essenziale per mantenere un equilibrio che in alcuni casi può essere davvero delicato e compromesso con poco. La prossima volta che incontrerai una struttura del genere, quindi, fai molta attenzione nel salvaguardarla, ricordate l’importante funzione ecologica che ogni forma di vita rappresenta e lasciate tutto al suo posto, per contribuire a proteggere la ricchezza e la biodiversità della vita marina anche per le generazioni future.

Mariano Orlacchio

Mariano Orlacchio nasce a Anzio nel 1990 conseguendo il diploma di maturità scientifica ad indirizzo scientifico tecnologico. Sin da piccolo si appassiona allo sport e alla scrittura. Con gli anni la sua estrema curiosità l’ha portato ad informarsi sempre di più nell’ambito sportivo e nel giornalismo conseguendo il tesserino professionale da pubblicista.